Con l'espressione presa di sottomissione (o più semplicemente sottomissione) si indica, in alcuni sport da combattimento e arti marziali, una tecnica applicata allo scopo di infliggere dolore all'avversario, costringendolo ad arrendersi per via dello stesso o per timore di subìre un infortunio. La resa può avvenire o dichiarandola a voce o con almeno due colpi con la mano o con il piede sul tappeto o sul corpo dell'avversario.
Le sottomissioni sono utilizzate soprattutto nella lotta a terra e possono essere suddivise in costrizioni (strangolamenti, soffocamenti, compressioni) e manipolazioni (leve, torsioni, chiavi articolari). Quando utilizzate per la difesa personale o per ambiti di polizia queste tecniche possono causare dislocamenti, strappi ai legamenti, fratture, perdita di sensi o persino morte.