Specchia (megalite)

Specchia a Puledri al confine tra i comuni di Villa Castelli e Ceglie Messapica (BR)
Specchia Silva nel comune di Taurisano (LE)

Specchia è il nome con cui vengono definiti alcuni tipici manufatti presenti soprattutto nel Salento[1] e di lì, attraverso la Valle d'Itria, fino alla Murgia, realizzati con la sovrapposizione a secco di lastre calcaree provenienti dallo spietramento a mano dei soprasuoli murgiani e salentini. Il nome è di origine medievale e probabilmente derivato dal latino specula, in relazione a supposte utilizzazioni quali posti di vedetta. Le ipotesi sulla loro funzione sono ancora al vaglio dei ricercatori. Nei decenni passati si tendeva a datare la loro prima comparsa al periodo dei Messapi, se non ad un'epoca più antica, risalente al Neolitico, ma non è possibile proporre una datazione esatta. In particolare per lo studioso francese Émile Bertaux le Specchie erano una sorta di " 'nuraghi di Terra d'Otranto' crollati nel tempo. Oppure enormi torri di avvistamento... necessarie alla difesa".[2]

  1. ^ G. Neglia, Cinte di specchie nel brindisino : un problema di protostoria, Brundisii res , 3(1971). pp. 3-23.
  2. ^ V. Galati, Bertaux e le architetture megalitiche di Terra d'otranto: i Trulli come 'genesi' delle Specchie, in Paesaggi, città e monumenti di Salento e Terra d'Otranto tra Otto e Novecento, Una «piccola Patria» d'eccellenza, dalla Conoscenza alla Valutazione e alla Tutela dei Monumenti ...,a cura di F. Canali, V. Galati, Firenze, 2017, pp. 715 e segg..

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