Spin

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Padre e Madre della serie Famiglia Spin (2009) dello scultore ed ex fisico Julian Voss-Andreae. I due oggetti raffigurati illustrano le geometrie di un oggetto con spin (il “maschio” blu sulla sinistra) e di un oggetto con spin (la “femmina” rosa sulla destra). La Famiglia Spin, in mostra nell'esposizione d'arte "Quantum Objects", paragona in modo scherzoso i fermioni al genere maschile e i bosoni al genere femminile, immaginando i primi oggetti con spin e , come una famiglia di cinque persone[1].

In meccanica quantistica lo spin (letteralmente "giro", "rotazione" in inglese) è una grandezza, o numero quantico, associata alle particelle, che concorre a definirne lo stato quantico.

Lo spin è una forma di momento angolare, avendo di tale entità fisica le dimensioni e, pur non esistendo una grandezza corrispondente in meccanica classica, per analogia richiama la rotazione della particella intorno al proprio asse (viene anche definito come momento angolare intrinseco). È necessario chiarire però che lo spin non è associato a una reale rotazione della particella secondo il comune concetto applicato agli oggetti macroscopici[2]; infatti i fotoni o gli elettroni, che sono considerati puntiformi, possiedono uno spin.[3] Inoltre, a differenza della rotazione classica, nel caso di valore semintero lo spin viene descritto da un oggetto a due componenti (spinore) anziché da un vettore, rispetto al quale si trasforma ruotando le coordinate con un procedimento differente.

Lo spin non era previsto dalla meccanica quantistica non relativistica, dove fu introdotto come grandezza ad hoc; è invece previsto dalla versione relativistica tramite l'equazione di Dirac.

  1. ^ Philip Ball, Quantum objects on show (PDF), in Nature, vol. 462, n. 7272, 26 novembre 2009, p. 416, DOI:10.1038/462416a. URL consultato il 12 gennaio 2009.
  2. ^ Gary Zukav, La danza dei maestri Wu Li. La fisica quantistica e la teoria della relatività spiegate senza l'aiuto della matematica, Corbaccio, 2015, pp. 250-251, ISBN 978-88-6380-989-3. URL consultato il 12 aprile 2020.
  3. ^ Rolla, p. 27.

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