Stabia | |
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I resti dell'antica Stabia esplorati durante gli scavi archeologici | |
Nome originale | Stabiae |
Cronologia | |
Fondazione | VIII secolo a.C. |
Fine | 1086 |
Causa | Cambiamento di denominazione in Castrum ad Mare |
Amministrazione | |
Dipendente da | Opici, Osci, Greci, Etruschi, Sanniti, Romani |
Territorio e popolazione | |
Abitanti massimi | 5 000 (nell'ager stabianus) |
Nome abitanti | Stabiani |
Lingua | Osco, greco, latino |
Localizzazione | |
Stato attuale | Italia |
Località | Castellammare di Stabia |
Coordinate | 40°42′10.63″N 14°29′57.33″E |
Altitudine | 55[1] m s.l.m. |
Cartografia | |
Stabia (in latino Stabiae) è un'antica città, corrispondente all'attuale Castellammare di Stabia, la cui storia ha origine intorno all'VIII secolo a.C. per terminare simbolicamente nel 1086, quando in un documento compare per la prima volta il nome di Castrum ad Mare; venne distrutta insieme a Pompei ed Ercolano durante l'eruzione del Vesuvio del 79, anche se il ripopolamento avvenne immediatamente dopo, al contrario delle altre due città.
Stabia comprendeva un territorio chiamato ager stabianus, corrispondente agli odierni comuni di Castellammare di Stabia, Casola di Napoli, Gragnano, Lettere, Santa Maria la Carità e Sant'Antonio Abate.
Originariamente borgo fortificato, dopo la conquista di Lucio Cornelio Silla divenne luogo di villeggiatura per i patrizi romani, i quali costruirono principalmente ville d'otium, incentrate principalmente sulla collina di Varano. Nel territorio circostante sorgevano invece ville rustiche, adibite all'agricoltura.
Sulla spiaggia di Stabia, durante l'eruzione del Vesuvio, trovò la morte Plinio il Vecchio.