Storia del traforo del Monte Bianco

Voce principale: Traforo del Monte Bianco.
Ingresso al tunnel del Monte Bianco dal versante italiano.

Fin dal 1814, gli abitanti del ducato di Aosta chiesero a Casa Savoia lo scavo di una galleria che collegasse i due versanti delle Alpi. Più in là negli anni, dal 1835 in poi, si susseguirono nel regno di Sardegna, una serie iniziative e di progetti che sollecitarono ben presto l'interesse di molti politici e l'inventiva di tanti ingegneri, alla ricerca di soluzioni ardite per la realizzazione di un traforo sotto il massiccio del Monte Bianco. Ma è solo nel 1946, con la costituzione della Compagnia per il Traforo promossa dall'ingegnere torinese, il conte Dino Lora Totino (1900 - 1980)[1] (e con la stesura di un progetto, riveduto ed aggiornato dall'ingegnere Vittorio Zignoli del Politecnico di Torino), che si arriverà a concretizzare quella vecchia richiesta.

  1. ^ biografia Ing. Dino Lora Totino, su biellaclub.it.

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