Storia della creazione in Genesi

"Sia la luce!" - in ebraico יְהִי אוֹר?[1]

La storia della creazione in Genesi è il racconto della creazione nell'ebraismo e nel cristianesimo ed è suddiviso in due parti, che all'incirca corrispondono ai primi due capitoli del libro della Genesi. Nella prima parte, da Genesi 1:1[2] a Genesi 2:3[3], Elohim – la parola ebraica generica per riferirsi a Dio – crea il mondo in sei giorni, poi si riposa nel settimo giorno, lo benedice e lo santifica. Dio crea con un comando verbale ("Sia la..."), il che implica un paragone con il re, che deve solo parlare perché le cose succedano,[4] e nomina gli elementi del cosmo mentre li crea, secondo l'antico concetto comune che le cose non esistono veramente finché non sono nominate.[5] Nella seconda parte, Genesi 2:4-24[6], Yahweh, il nome personale di Dio, forma il primo uomo dalla polvere, lo pone nel Giardino dell'Eden e alita il suo soffio divino nell'uomo che quindi diventa in ebraico נֶפֶש? nephesh, un essere vivente; l'uomo "condivide" nephesh con tutte le creature, ma solo dell'uomo si descrive questo atto vivificante da parte di Dio.[7] L'uomo dà i nomi agli animali, affermando così la sua autorità nell'ambito della creazione divina, e Dio crea la prima donna, Eva, plasmandola dal corpo dell'uomo.[8]

Un'ipotesi comune tra gli studiosi testamentari è che la prima maggiore stesura del Pentateuco (la serie di cinque libri, che inizia con Genesi e termina con il Deuteronomio) sia stata composta alla fine del VII o VI secolo a.C. (la fonte jahvista), e che questa sia stata successivamente ampliata da altri autori (la fonte Sacerdotale) in un'opera molto simile a quella che abbiamo oggi.[9] (Nella storia della creazione le due fonti appaiono in ordine invertito: Genesi 1:1-2:3[10] è Sacerdotale e Genesi 2:4-24[11] è Jahvista).[12] Attraverso la narrazione combinata passa una critica della teologia mesopotamica della creazione: Genesi afferma il monoteismo e nega il politeismo,[13] condividendo temi dalla mitologia mesopotamica, ma adattandola alla fede in un unico Dio di Israele.[14] Robert Alter ha descritto la narrazione combinata come "convincente nel suo carattere archetipico, nel suo adattamento del mito a fini monoteistici".[15].

  1. ^ Genesi 1:3, su laparola.net. - incisione di Gustave Doré.
  2. ^ Genesi 1:1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Genesi 2:3, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ Bandstra, 2008, p. 39.
  5. ^ Walton, 2003, p. 158.
  6. ^ Genesi 2:4-24, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  7. ^ Davidson, 1973, p. 31.
  8. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Turner
  9. ^ Davies, 2001, p. 37.
  10. ^ Genesi 1:1-2:3, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  11. ^ Genesi 2:4-24, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  12. ^ Bandstra, 2008, p. 37.
  13. ^ Wenham, 2003b, p. 37.
  14. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Sarna
  15. ^ Alter, 2004, p. XII.

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