Strada statale 258 Marecchia

Strada statale 258
Marecchia
Via Livia-Via Ariminesis
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regioni  Toscana
  Emilia-Romagna
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioSansepolcro
FineRimini
Lunghezza86,600[1][2][3] km
Provvedimento di istituzioneD.M. 16/11/1959 - G.U. 41 del 18/02/1960[4]
GestoreANAS

La strada statale 258 Marecchia (SS 258) è una strada statale italiana che sfrutta il corridoio naturale della Val Marecchia per collegare Sansepolcro (provincia di Arezzo) con Rimini. Dal 2001 al 2021, questa strada era classificata come strada provinciale 258 R Marecchia (SP 258)[5] in Emilia-Romagna e strada regionale 258 Marecchia (SRT 258)[6] in Toscana.

Solo in parte segue, senza ricalcarla, l'antica via che dall'Etruria e dall'Alta Val Tiberina conduceva al margine orientale della pianura Padana e all'importante porto romano di Ariminum (Rimini) sul mare Adriatico. Il culmine della strada si trova al Passo di Viamaggio (983 m s.l.m.) al confine tra i comuni di Badia Tedalda e Pieve Santo Stefano, oltre il quale corre seguendo l'asta del fiume Marecchia. Non conosciamo l'esatto percorso della strada romana, per la quale ci sono diversi ipotesi, e nemmeno sotto quale console fu costruita, se Marco Livio Salinatore o altri, ma di certo tale strada ricalcava una pista protostorica utilizzata dagli umbri e dagli etruschi per raggiungere la costa adriatica e l'importante centro villanoviano di Verucchio.

  1. ^ Individuazione delle rete stradale di interesse regionale - Regione Toscana (PDF), su gazzette.comune.jesi.an.it.
  2. ^ Individuazione delle rete stradale di interesse regionale - Regione Marche (PDF), su gazzette.comune.jesi.an.it.
  3. ^ Individuazione delle rete stradale di interesse regionale - Regione Emilia-Romagna (PDF), su gazzette.comune.jesi.an.it.
  4. ^ Decreto ministeriale del 16/11/1959
  5. ^ ARS strade provinciali e comunali provincia di Rimini, su regione.emilia-romagna.it, Regione Emilia-Romagna (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2011).
  6. ^ Infrastrutture viarie (PDF) [collegamento interrotto], su ius.regione.toscana.it, Regione Toscana.

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