Strade romane Viae | |
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La via Appia nei pressi di Roma | |
Localizzazione | |
Stato attuale | Europa Nordafrica Medio Oriente |
Regione | Province romane |
Informazioni generali | |
Tipo | strada romana |
Costruzione | 312 a.C.-V secolo d.C. |
Condizione attuale | numerosi resti antichi rinvenuti |
Lunghezza | complessivamente 53.000 miglia (circa 80.000 km) |
Inizio | Roma |
Fine | numerose città dell'impero in Italia e nelle province |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Repubblica romana poi Impero romano |
Funzione strategica | collegare Roma con tutte le province dell'impero |
Azioni di guerra | campagne militari e battaglie |
Strabone, Geografia; Itinerarium Antonini; Tabula Peutingeriana | |
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Gli antichi Romani costruirono lunghe strade per collegare le più lontane province con la capitale dell'impero. Realizzate il più possibile rettilinee per minimizzare le distanze, queste infrastrutture erano essenziali per la crescita dell'impero, in quanto consentivano di muovere rapidamente l'esercito, ma oltre che per scopi militari esse erano utilizzate anche per scopi politici, amministrativi e commerciali.
La viabilità romana costituì il più efficiente e duraturo sistema stradale dell'antichità, che consentì di portare la civiltà romana in contatto con le genti più diverse che popolavano il mondo allora conosciuto. Nessun altro popolo in quell'epoca storica seppe eguagliare la loro capacità di scelta dei tracciati, le tecniche di costruzione e l'organizzazione di assistenza ai viaggiatori.[1]