Superaequum

Piceni et Vestinorum, Pelignorum, Marrucinorum; ac Frentanorum agri descriptio, 1624 - Philip Clüver

Superaequum è una delle tre porzioni di territorio in cui i Romani suddivisero il territorio degli antichi Peligni: Superaequum, Corfinium e Sulmo.

La querelle in merito all'ubicazione di Superaequum è una vexata quaestio che si trascina sin dal Cinquecento[1]. Verso la metà del Seicento iniziò ad essere chiaro che i resti dell'antica Superaequum giacciono nel territorio dell'attuale Valle Subequana. Ancora oggi, tuttavia, non sono stati localizzati resti archeologici (mura, pomerium, rete idrica, rete fognaria) che facciano pensare alla fondazione di un'entità urbana corrispondente al municipium dei Superequani.

  1. ^ Il toponimo Superaequum non compare mai nelle fonti scritte di età antica: esso fu coniato a tavolino dai geografi umanisti i quali partirono dall'etnico Superaequani presente nelle opere di Plinio e di Ovidio.

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