«Certe volte sogno di essere una tigre. Ma mi sveglio sempre da sciacallo.»
Tabaqui | |
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Tabaqui in un'illustrazione del libro di John Lockwood Kipling, padre dell'autore | |
Universo | Il libro della giungla |
Nome orig. | Tabaqui |
Lingua orig. | Inglese |
Autore | Rudyard Kipling |
1ª app. | 1894 |
1ª app. in | I fratelli di Mowgli (Mowgli's Brothers) (1894) |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Gidur-log (Sciacallo dorato) |
Sesso | Maschio |
Tabaqui (pron. Tabachi[1]) è uno sciacallo immaginario che compare nelle storie di Mowgli raccolte ne Il libro della giungla di Rudyard Kipling.
Viene rappresentato come un nemico del Popolo Libero, in quanto spalla di Shere Khan, la tigre antagonista. L'unica caratteristica positiva del personaggio è l'astuzia, anche se utilizzata per vili scopi. L'eroe Mowgli, infatti, non teme la forza di Shere Khan, bensì gli stratagemmi di Tabaqui. È probabile che il suo nome derivi dall'indostano tabáqi kūtta, cioè "cane leccapiatti".[2]
La sua alleanza con Shere Khan è basata sul comportamento reale degli sciacalli in India, che talvolta formano relazioni commensali con le tigri. Questi sciacalli solitari si attaccano a una determinata tigre, seguendola a distanza di sicurezza allo scopo di nutrirsi delle prede uccise dal grande felino, se necessario avvertendolo con un forte richiamo della presenza di una preda.[3]
Certi biografi sostengono che il personaggio fu ispirato da Harry Holloway, un bullo dell'infanzia di Kipling,[4] mentre altri autori lo considerano come simbolico del parassitismo.[5] La connotazione negativa del personaggio è coerente con la tradizione indiana, che considera lo sciacallo come una personificazione della distruzione e della malvagità.[6]