Tabula Peutingeriana

Sezione della Tabula Peutingeriana con rappresentazione dell'Italia centrale con al centro Roma. In alto è rappresentata la costa della Dalmazia mentre la terra in basso è l'Africa settentrionale. Si noti la rappresentazione appiattita della Penisola italiana stretta tra la Penisola balcanica e il continente africano.

La Tabula Peutingeriana è una copia del XII-XIII secolo di un'antica carta romana che mostra le vie stradali dell'Impero romano, dalle isole britanniche alla regione mediterranea e dal Medio Oriente alle Indie e all'Asia Centrale; la sua sezione più occidentale è oggi perduta. Un Sera maior, talvolta interpretato come Impero cinese, appare all'estremo Oriente, senza tuttavia che siano segnati i corrispondenti territori.

La Tabula è probabilmente una copia di un modello di età carolingia, a sua volta risalente all'originale di una carta stradale romana. È costruita come una rappresentazione schematica e le condizioni geografiche - a eccezione di pochi dettagli - sono fortemente distorte. Tuttavia, forniva ai viaggiatori tutte le informazioni rilevanti sulla posizione delle città più importanti e dei luoghi di sosta (mansio) della rete stradale dell'impero romano, così come la serie delle tappe giornaliere sulle principali rotte di viaggio. I territori vengono rappresentati da fasce orizzontali, separate dal mar Mediterraneo e dall'Adriatico. Le città sono indicate con icone di edifici, con la convenzione per cui più grande è il simbolo, più importante è la città. Le tappe giornaliere vengono raffigurate attraverso la segmentazione di linee rosse. Le indicazioni degli antichi toponimi e le distanze in miglia romane costituiscono il fondamento per la ricerca scientifica sulle strade romane. La carta è oggi una delle più importanti fonti per la classificazione e l'identificazione degli antichi toponimi.

Porta il nome dell'umanista e antichista Konrad Peutinger che la ereditò dal suo amico Konrad Celtis, bibliotecario dell'imperatore Massimiliano I; Peutinger avrebbe voluto pubblicare la carta, ma morì prima di riuscirvi. Il codice che la tramanda è conservato in Austria, presso la Hofbibliothek di Vienna, da cui deriva il nome di Codex Vindobonensis (da Vindobona, nome dell'antico insediamento romano corrispondente alla moderna Vienna) attribuito al testimone. Ne esiste anche una copia in bianco e nero negli archivi della cartothèque de l'Institut géographique national, a Parigi, mentre un'altra riproduzione è conservata presso il museo sotterraneo dell'Arena di Pola in Istria. La sua datazione e la sua provenienza sono incerte. Nel 2007 è stata inserita dall'UNESCO nel Registro della Memoria del mondo.


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