Talete

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Talete di Mileto, raffigurato dall'artista svedese Wilhelm Meyer per la Illustrerad verldshistoria di E. Wallis (1875)

Talete di Mileto (in greco antico: Θαλῆς?, Thalês; Mileto, 640 a.C./625 a.C. circa – 548 a.C./545 a.C. circa) è stato un filosofo, astronomo e matematico greco antico.

Da Aristotele[1] in poi, Talete viene indicato come il primo filosofo della storia del pensiero occidentale[2] che iniziò la ricerca della archè (ἀρχή), ossia del «principio», identificato empiricamente nell'acqua, da cui tutte le cose avrebbero avuto origine. In questa tradizione quindi egli è considerato come uno dei sette savi dell'antica Grecia e come primo «filosofo», intendendo con questo termine colui che per primo si occupò delle scienze naturali, matematiche, astronomiche[3]. Il suo metodo di analisi della realtà lo rende una delle figure più importanti della conoscenza scientifica: deviando dai discorsi esplicativi forniti dalla mitologia, anche se ancora lontano dal metodo sperimentale, Talete, pur ancora legato a un ragionamento astratto sulla realtà, favorì l'ancora generica concezione naturalistica dei filosofi della scuola di Mileto caratterizzata da osservazione dei fenomeni e dimostrazione puramente logica[4][5].

Di Talete, fondatore della scuola, non rimane nessun libro, se mai ne scrisse, ma ci sono giunte varie testimonianze sul suo pensiero e su alcuni episodi della sua vita, non tutti accettati come storici o verosimili. Le fonti letterarie antiche lo ritraggono come una figura di saggezza proverbiale e di grande versatilità, perciò associato a molti campi di attività: scienze naturali, ingegneria, politica, economia applicata[6].

  1. ^ Aristotele, Metafisica, A 3 983b 20-21
  2. ^ Treccani; Russell, p. 25
  3. ^ White, pp. 3; 14.
  4. ^ Jaeger, pp. 32-33.
  5. ^ Nietzsche, p. 3.
  6. ^ Biondi.

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