Il tallero di Modena fu una tipologia di talleri coniati a Modena, quasi esclusivamente destinati al commercio estero, principalmente con il Levante.
Spesso sono il prodotto di vere e proprie speculazioni, poiché venivano coniate monete con minor contenuto di metallo prezioso.
Tale prassi era ampiamente diffusa nel '600, e diede luogo al fenomeno delle coniazioni d'imitazione ed in alcuni casi a vere e proprie truffe internazionali, come nel caso del luigino.
Solo una moneta, il tallero di Ercole III, è stata inserita nella normale circolazione del ducato, ma fu coniata solo nel 1795 e 1796.