In musica, il tape loop[1] è una tecnica che consiste nel mettere in loop dei nastri magnetici per creare schemi musicali ripetitivi e ritmici o delle stratificazioni sonore.
La tecnica del tape loop venne usata per la prima volta durante gli anni quaranta del Novecento dal francese Pierre Schaeffer e, durante i due decenni seguenti, da Éliane Radigue, Steve Reich, Terry Riley e Karlheinz Stockhausen, che se ne servirono per creare effetti di phasing, ritmi, texture, e timbri. Il tape loop veniva anche usato dai musicisti psichedelici, prog e ambient degli anni sessanta e settanta per creare particolari effetti sonori. Durante gli anni ottanta, i suoni per nastri magnetici ripetuti, e più in generale le tecniche di registrazione analogica, vennero rimpiazzati dalle tecnologie di audio digitale e quelle generate dai computer.