Targum

Con il termine targum [leggi targùm] (pl. targumim [leggi targumìm]), ovvero traduzione in aramaico, si indica la versione in lingua aramaica della Bibbia ebraica.

Una volta liberati dall'esilio babilonese, gli Ebrei fecero ritorno in Giudea (539 a.C.). La lingua di Israele e della Giudea era l'aramaico (idioma semitico scritto dai giudei con gli stessi caratteri dell'alfabeto ebraico). Il popolo ebraico abbandonò progressivamente l'ebraico a favore dell'aramaico come lingua parlata [1]. Ma la preghiera e la lettura della Bibbia dovevano comunque essere espresse in ebraico, che rimaneva la lingua sacra degli Ebrei. Il problema fu risolto, in alcune sinagoghe, con un compromesso: si leggeva un brano in ebraico seguito dalla traduzione in aramaico letta dal meturgeman. Col tempo si fece sempre più pressante l'esigenza di tradurre i testi della Bibbia in aramaico, soprattutto per uso privato.
A partire dal II secolo a.C. si svilupparono così i Targumim (plurale di Targum, vocabolo che significa semplicemente "traduzione"), ovvero le traduzioni in aramaico della Bibbia ebraica.

  1. ^ Lo stesso processo avvenne più tardi a favore della lingua greca per le comunità ebraiche della diaspora.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy