Tavola Ritonda

Tavola Ritonda
Titolo originaleIl libro delle istorie della Tavola Ritonda, e di messere Tristano e di messere Lancillotto e di molti altri cavalieri
Autoreanonimo pisano
1ª ed. originaleprima metà del XIV secolo d.C.
1ª ed. italiana1446
Genereromanzo
SottogenereLetteratura cavalleresca
Lingua originaletoscano medievale
AmbientazioneInghilterra, Francia, Medioevo europeo
PersonaggiTristano e Isotta, Lancillotto e Ginevra, Artù, Dinadano
SerieCiclo arturiano

La Tavola Ritonda (titolo completo: Il libro delle istorie della Tavola Ritonda, e di missere Tristano e di missere Lancillotto e di molti altri cavalieri) è un manoscritto miniato di epoca rinascimentale, prodotto culturale dell'ambiente delle corti padane.

Conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Codex Palatinus 556), il manoscritto, per i suoi contenuti, appartiene alla tradizione letteraria della Materia di Bretagna.

Il manoscritto, che reca la data del 20 luglio 1446, fu realizzato dal copista Zuliano degli Anzoli e dai suoi collaboratori. Opera di grande pregio, sia letterario sia artistico, la tavola Ritonda comprende 289 illustrazioni, quasi interamente disegnate a penna, per le quali, oltre a Zuliano degli Anzoli, si è ipotizzata la mano di Bonifacio Bembo o di suo fratello Ambrogio[1].

Non è noto il destinatario dell'opera: si è ipotizzata una committenza dei Gonzaga, dei Visconti, o del condottiero Pier Maria II de' Rossi.

  1. ^ Marzia Faietti, La Tavola Ritonda. Zuliano degli Anzoli e la bottega del Bembo, in: Roberto Cardini (a cura di), La Tavola Ritonda. Trascrizione e commenti, Treccani, 2009 (pp. 59-83)

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