Taxi Driver

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Taxi Driver
Travis Bickle (Robert De Niro) in una delle più celebri scene del film
Titolo originaleTaxi Driver
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1976
Durata114 min
Rapporto1,85:1
Generenoir, thriller, drammatico
RegiaMartin Scorsese
SoggettoPaul Schrader
SceneggiaturaPaul Schrader
ProduttoreMichael Phillips, Julia Phillips
Casa di produzioneColumbia Pictures
Distribuzione in italianoCompagnia Edizioni Internazionali Artistiche Distribuzione
FotografiaMichael Chapman
MontaggioMarcia Lucas,
Tom Rolf,
Melvin Shapiro
Effetti specialiTony Parmelee
MusicheBernard Herrmann
ScenografiaCharles Rosen
CostumiRuth Morley
TruccoDick Smith
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Taxi Driver è un film del 1976 diretto da Martin Scorsese, scritto da Paul Schrader e interpretato da Robert De Niro. Ambientato dopo la guerra del Vietnam a New York, tratta di un giustiziere[1][2] con elementi neo-noir[3][4][5] e da thriller psicologico[6][7][8].

È ritenuto dalla critica e dal pubblico come uno dei capolavori del regista[9] e del cinema contemporaneo[10][11]. Lo sceneggiatore Paul Schrader ha affermato di essersi ispirato per le tematiche del film all'esistenzialismo europeo[1][12] e in particolare a La nausea di Jean-Paul Sartre[13][14] e Lo straniero di Albert Camus[15][16][17], oltre che alla storia[18] di Arthur Bremer, il quale tentò nel 1972 di assassinare il candidato democratico alle Presidenziali USA George Wallace[7][19][20]. Particolarmente notevole l'interpretazione di Robert De Niro[9][10], definito dal giornalista americano Robert Kolker «l'ultimo degli eroi del noir nel mondo più noir che si possa immaginare»[21][22]. La giovanissima Jodie Foster vinse due BAFTA nel 1977 come Miglior attrice esordiente e Migliore attrice non protagonista (anche per Piccoli gangsters).

Il film è stato vincitore nel 1976 della Palma d'oro al 29º Festival di Cannes[23] e fu candidato a quattro premi Oscar, inclusa la categoria di Miglior film nel 1977[21]. L'American Film Institute lo collocò al 52º posto tra i 100 migliori film di tutti i tempi[24], mentre si è classificato al 17º posto nella lista dei 500 migliori film della storia secondo la rivista britannica Empire.[25] Nel 2012 è stato inserito al 31º posto, ex aequo con Il padrino - Parte II, nella classifica dei migliori film di sempre redatta dai critici e pubblicata dalla rivista inglese Sight and Sound, mentre in quella redatta dai registi si trova al quinto posto[26][27]. Nel 1994 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[28]

  1. ^ a b Elio Lucantonio, Martin Scorsese, Dino Audino Editore, 1º gennaio 2003, ISBN 978-88-86350-76-1. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  2. ^ Enrico Lancia, Dizionario Larousse del cinema americano, Gremese Editore, 1º gennaio 1998, ISBN 978-88-7742-184-5. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  3. ^ (EN) Tim Dirks, Taxi Driver (1976), su Filmsite. URL consultato l'8 febbraio 2016 (archiviato il 19 aprile 2015).
  4. ^ Alberto Guerri, Il film noir: storie americane, Gremese Editore, 1º gennaio 1998, ISBN 978-88-7742-222-4. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  5. ^ (EN) Ronald Schwartz, Neo-noir: The New Film Noir Style from Psycho to Collateral, Scarecrow Press, 1º gennaio 2005, ISBN 978-0-8108-5676-9. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  6. ^ (EN) Michael Newton, Famous Assassinations in World History: An Encyclopedia [2 volumes], ABC-CLIO, 17 aprile 2014, ISBN 978-1-61069-286-1. URL consultato l'8 febbraio 2016 (archiviato il 2 aprile 2016).
  7. ^ a b (EN) Amy Taubin e British Film Institute, Taxi driver, BFI Publishing, 28 marzo 2000, ISBN 978-0-85170-393-0. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  8. ^ (EN) Lester J. Keyser, Martin Scorsese, Twayne, 1º gennaio 1992, ISBN 978-0-8057-9315-4. URL consultato l'8 febbraio 2016 (archiviato il 28 giugno 2014).
  9. ^ a b Aa.Vv, Tutto Cinema, Novara, De Agostini, 2009, ISBN 978-88-418-6934-5. URL consultato il 7 febbraio 2016.
  10. ^ a b Massimo Giraldi, Enrico Lancia e Fabio Melelli, The best of Hollywood: le stelle dei sogni : con le immagini più belle della prestigiosa raccolta dello studio Masi, Gremese Editore, 1º gennaio 2005, ISBN 978-88-8440-380-3. URL consultato il 7 febbraio 2016.
  11. ^ Fellini Amarcord: rivista di studi felliniani, Capitani, 1º gennaio 2006. URL consultato l'8 febbraio 2016 (archiviato il 14 febbraio 2016).
  12. ^ Giovanni Casoli, Novecento letterario italiano ed europeo: Dalla Seconda Guerra mondiale alla fine del secolo. Appendice sul cinema, Città Nuova, 1º gennaio 2002, ISBN 978-88-311-9264-4. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  13. ^ Caterina Staccuneddu, La crisi dell'individuo in Taxi Driver: analisi comparativa con la nausea di Sartre, su tesionline.it. URL consultato l'8 febbraio 2016 (archiviato il 14 febbraio 2016).
  14. ^ La filosofia di Taxi Driver, su filosofiprecari.it. URL consultato l'8 febbraio 2016 (archiviato il 15 febbraio 2016).
  15. ^ Mario Bucci, Taxi driver - Recensione, su cinemah.com. URL consultato l'8 febbraio 2016 (archiviato il 14 febbraio 2016).
  16. ^ L'Espresso, 1-4ª ed., 1º gennaio 2000, p. 112. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  17. ^ Cineforum, Federazione italiana cineforum, 1º gennaio 2004. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  18. ^ (EN) Jack Hunter, Robert De Niro: Movie Top Ten, Creation, 1º gennaio 1999, ISBN 978-1-871592-88-7. URL consultato l'8 febbraio 2016.
    «La sceneggiatura di Taxi Driver fu scritta prima della pubblicazione dei diari di Bremer, ma Schrader ha ammesso di conoscere la storia di Bremer e volerne inserire alcuni elementi nel film.»
  19. ^ (EN) Paul Schrader, Taxi Driver, Faber & Faber, 1º gennaio 2000, ISBN 978-0-571-20315-4. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  20. ^ (EN) Tim Huddleston, The Real Life Taxi Driver: A Biography of Arthur Herman Bremer (The Real Inspiration of Travis Bickle)[collegamento interrotto], Absolute Crime, 7 maggio 2013. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  21. ^ a b Giorgio Nisini, Robert De Niro, Gremese Editore, 1º gennaio 2004, ISBN 978-88-8440-342-1. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  22. ^ (EN) Robert Phillip Kolker, A Cinema of Loneliness, Oxford University Press, USA, 7 luglio 2011, ISBN 978-0-19-973888-5. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  23. ^ (EN) Awards 1976, su festival-cannes.fr. URL consultato il 14 settembre 2014 (archiviato il 20 dicembre 2013).
  24. ^ (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014 (archiviato il 13 maggio 2016).
  25. ^ (EN) Empire’s 500 Greatest Movies of All Time, su cinemarealm.com. URL consultato il 24 luglio 2019 (archiviato il 29 giugno 2019).
  26. ^ (EN) The 50 Greatest Films of All Time, su bfi.org.uk, 18 agosto 2014. URL consultato il 14 settembre 2014 (archiviato il 1º marzo 2017).
  27. ^ (EN) The 2012 Sight & Sound Directors' Top Ten, su bfi.org.uk, 29 luglio 2014. URL consultato il 14 settembre 2014 (archiviato l'11 agosto 2012).
  28. ^ (EN) Complete National Film Registry Listing - National Film Preservation Board, su The Library of Congress. URL consultato l'8 febbraio 2016 (archiviato il 25 aprile 2016).

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