Team Lotus

Disambiguazione – Se stai cercando la scuderia di Formula 1 attiva dal 2010 al 2011, vedi Caterham F1 Team#L'esordio e la disputa sul nome Lotus.
Disambiguazione – Se stai cercando la scuderia di Formula 1 attiva dal 2012 al 2015, vedi Lotus F1 Team.
Team Lotus
SedeBandiera del Regno Unito Regno Unito
Hethel
Categorie
Formula 1
Dati generali
Anni di attivitàdal 1958 al 1994
FondatoreBandiera del Regno Unito Colin Chapman
Formula 1
Anni partecipazioneDal 1958 al 1994
Miglior risultato7 campionati mondiali costruttori di Formula 1
(1963, 1965, 1968, 1970, 1972, 1973, 1978)
6 campionati mondiali piloti di Formula 1
(1963, 1965, 1968, 1970, 1972, 1978)
Gare disputate491
Vittorie79

Il Team Lotus è stata una scuderia attiva in tante e diverse competizioni automobilistiche, principalmente in Formula 1, campionato di cui fu una delle squadre più vittoriose e famose.

Il prestigio del Team Lotus è legato sia ai grandi successi ottenuti, sia all'aver legato il proprio nome ad alcuni tra i piloti più vincenti e talentuosi, sia soprattutto per il carisma e l'unicità del fondatore della squadra, Colin Chapman. L'origine del nome non è mai stata chiarita, ma si pensa che Chapman lo abbia scelto in onore della moglie Hazel, così affettuosamente soprannominata[senza fonte]; egli inoltre inserì le proprie iniziali (ACBC) nel logotipo della squadra.

La sua prima vittoria avviene nel GP degli Stati Uniti d'America del 1961, con Innes Ireland (l'auto costruita da Colin Chapman aveva già vinto 4 Gran Premi con la scuderia di Rob Walker, di cui la prima nel GP di Monaco del 1960), mentre il suo ultimo GP vinto è stato quello degli Stati Uniti del 1987, con Ayrton Senna. Anche a distanza di anni dal proprio ritiro, il Team Lotus rimane uno dei più prestigiosi e vincenti di sempre, con sette titoli costruttori e sei piloti.

Al team vanno attribuiti i meriti delle più grandi rivoluzioni tecniche della Formula 1: il telaio monoscocca (Lotus 25), il motore con funzione portante (Lotus 49), i radiatori laterali (Lotus 72), lo sfruttamento dell'effetto suolo (Lotus 78 e 79), le sospensioni attive (Lotus 91). La Lotus è stata inoltre tra i primissimi costruttori a sperimentare l'utilizzo dei materiali compositi, e anche la prima e unica squadra a portare sulla griglia di partenza una vettura con propulsione a turbina a gas e quattro ruote motrici (Lotus 56), con cui si portò in testa all'edizione 1968 della 500 Miglia di Indianapolis fino a pochi giri dal termine, quando fu costretta al ritiro da un guasto meccanico: da quel momento la USAC (federazione automobilistica americana) proibì per sempre la partecipazione alla gara di queste auto.

Nessun'altra casa è stata così prolifica nel generare innovazioni tecniche rivoluzionarie e d'avanguardia, tanto che spesso i regolamenti furono cambiati ad hoc per limitare l'enorme incremento di prestazioni derivante da tali soluzioni, come avvenne nel caso del fondo profilato per l'effetto suolo (praticamente bandito nel giro di pochi anni) e più clamorosamente nel 1981, quando la Federazione Internazionale interpretò in modo controverso il regolamento tecnico per impedire la partecipazione al mondiale della futuristica Lotus 88, l'unica Formula 1 con doppio telaio (uno progettato per sostenere i carichi meccanici e l'altro per quelli aerodinamici).


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