Telecomando

Esempi di telecomandi

Il telecomando è un dispositivo elettronico che consente di inviare (ma non di ricevere) segnali ad un altro dispositivo situato a distanza per comandarlo.[1]

Il telecomando è in genere un oggetto di piccole dimensioni (in confronto alle dimensioni del dispositivo controllato), alimentato a batteria, progettato per potere essere tenuto agevolmente in una mano, o comunque trasportato facilmente da un luogo ad un altro senza necessità di spostare il dispositivo telecomandato.

Nella sua accezione più comune, il telecomando, oltre ad essere portatile (quindi di dimensioni ridotte), trasmette il segnale fino ad una distanza di circa 20 metri (o meno) sotto forma di raggi infrarossi e codificato.[1] In senso lato, il telecomando è un dispositivo che può trasmettere il segnale attraverso un mezzo di trasmissione meccanico, idraulico, oleodinamico, pneumatico, elettrico o radioelettrico.[1] Nell'ultimo caso si parla di "radiocomando".[1]

Attualmente le funzioni dei telecomandi sono molteplici e spaziano nei campi più diversi: l'uso domestico più comune è legato alla gestione delle funzioni dei televisori o di apparati hi-fi ma anche all'apertura/chiusura di porte e cancelli, nonché al comando di impianti di illuminazione. Un campo in cui il telecomando è usualmente impiegato è il modellismo ed altre svariate applicazioni sono possibili in numerose attività.

  1. ^ a b c d telecomando, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

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