Il teleteatro, o teatro televisivo, è il teatro che usa la televisione come strumento di diffusione[1][2]. Rispetto al rapporto tra testo teatrale e resa televisiva, il teleteatro ha passato essenzialmente tre fasi: la trasmissione, la traduzione, l'adattamento. In un primo tempo ci si limitava a riprendere con le telecamere uno spettacolo teatrale durante il suo svolgimento, con assoluto rispetto del tempo teatrale, affiancando, solo ad una regia teatrale, una regia televisiva con compiti limitati alla scelta delle inquadrature delle varie telecamere.
Si parla, invece, di traduzioni televisive quando la messa in scena di un testo teatrale negli studi televisivi ha l'obiettivo di sfruttare al massimo le diverse potenzialità del mezzo televisivo.
Si parla, infine di adattamento quando si cerca di trasferire in un'autonoma rappresentazione televisiva la carica di pathos e di drammaticità possedute da un testo teatrale.
Inoltre si parla di videoteatro quando si tratta di azioni teatrali o performance realizzate specificamente per il linguaggio audiovisivo (vedi lavori videoteatrali di Motus, Fanny & Alexander, Masque Teatro, Teatro delle Albe, Kinkaleri etc.).