La teoria del domino o del dominio fu una teoria geopolitica statunitense, avanzata sia dai democratici sia dai repubblicani, durante la guerra fredda.
La teoria postulava il pericolo che, nel caso in cui una nazione chiave in una determinata area fosse stata presa da forze politiche comuniste, le nazioni vicine sarebbero cadute anch'esse come pezzi di un domino, entrando nell'orbita di Mosca l'una dopo l'altra. Il riferimento a questa teoria è specificamente legato alla paura quasi ossessiva del comunismo (da cui la dottrina del contenimento) presente nell'amministrazione statunitense ai tempi della guerra del Vietnam, quando Kennedy fu indotto a intervenire in Indocina nell'intenzione di impedire il dilagare del comunismo ai paesi confinanti.