Theodor Stolojan

Theodor Stolojan

Primo ministro della Romania
Durata mandato16 ottobre 1991 –
18 novembre 1992
PresidenteIon Iliescu
PredecessorePetre Roman
SuccessoreNicolae Văcăroiu

Ministro delle finanze
Durata mandato28 giugno 1990 –
30 aprile 1991
Capo del governoPetre Roman
PredecessoreIon Pățan
SuccessoreEugen Dijmărescu

Membro della Camera dei deputati della Romania
Durata mandato15 dicembre 2000 –
18 dicembre 2000
LegislaturaIV
Gruppo
parlamentare
PNL
CircoscrizioneBucarest
Sito istituzionale

Europarlamentare
Durata mandato10 dicembre 2007 –
1 luglio 2019
LegislaturaVI, VII, VIII
Gruppo
parlamentare
PPE
Sito istituzionale

Presidente del Partito Nazionale Liberale
Durata mandato24 agosto 2002 –
2 ottobre 2004
PredecessoreValeriu Stoica
SuccessoreCălin Popescu Tăriceanu

Presidente del Partito Liberale Democratico
Durata mandatodicembre 2006 –
16 dicembre 2007
PredecessoreNuovo partito
SuccessorePartito dissolto

Dati generali
Partito politicoPCR (fino al 1989)
PNL (2000-2006)
PLD (2006-2007)
PD-L (2007-2015)
PNL (dal 2015)
Titolo di studioLaurea in Economia
UniversitàAccademia degli studi economici di Bucarest
ProfessioneEconomista
FirmaFirma di Theodor Stolojan

Theodor Dumitru Stolojan (Târgoviște, 24 ottobre 1943) è un economista e politico romeno, Primo ministro della Romania dal 16 ottobre 1991 al 18 novembre 1992.

Ministro delle finanze del governo Roman II (1990-1991), nel 1991 succedette a Petre Roman nell'incarico di primo ministro di un governo sostenuto da diverse forze politiche, investito per combattere la crisi sociale ed economica nel periodo di transizione della Romania alla democrazia e al capitalismo.

Fu successivamente consulente per la Banca Mondiale, entrando in politica nel 2000, come candidato alla presidenza della repubblica per il Partito Nazionale Liberale (PNL), del quale nel 2002 divenne presidente.

Fautore dell'Alleanza Giustizia e Verità con il Partito Democratico (PD) di Traian Băsescu e nuovamente candidato alla funzione di capo di Stato, accusando gravi problemi di salute nell'ottobre 2004 si ritirò dalla campagna elettorale per le presidenziali e dal ruolo di leader del PNL.

Nel 2006 fu a capo di una corrente scissionista del PNL che, dopo la sua espulsione, portò alla nascita del Partito Liberale Democratico, del quale fu presidente, e che nel 2007 si fuse con il PD, dando vita al Partito Democratico Liberale, ove rivestì l'incarico di primo vicepresidente.

Designato quale primo ministro in seguito alle elezioni parlamentari del 2008, rinunciò al mandato prima dell'investitura dopo aver portato a termine i negoziati per la formazione di una coalizione di governo tra PDL e Partito Social Democratico, lasciando il posto a Emil Boc.

Fu europarlamentare nel corso di tre legislature tra il 2007 e il 2019.

Percepito dall'opinione pubblica come un tecnico, fu generalmente apprezzato dall'elettorato tanto di centro-destra quanto di centro-sinistra per il suo stile sobrio e austero[1][2].

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore stoica,309
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Gallagher,112

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