Tiberio

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Tiberio (disambigua).
Disambiguazione – "Tiberio Claudio Nerone" rimanda qui. Se stai cercando il pretore, vedi Tiberio Claudio Nerone (pretore 42 a.C.).
Tiberio
Imperatore romano
Busto di Tiberio (Museo archeologico nazionale di Venezia)
Nome originalelatino: Tiberius Claudius Nero
Tiberius Iulius Caesar
Tiberius Iulius Caesar Augustus
italiano: Tiberio Claudio Nerone
Tiberio Giulio Cesare
Tiberio Giulio Cesare Augusto
Regno17 settembre 14
16 marzo 37
Tribunicia potestas38 anni:[1] dal 26 giugno del 6 a.C. al 25 giugno dell'1 a.C.,[2][3][4][5] e poi dal 26 giugno del 4 d.C. al 37.[2][5]
Titolirifiutò per due volte quello di Pater Patriae.[6]
Salutatio imperatoria8 volte: nel 9 a.C. la prima,[7][8] poi nell'8 a.C.,[9] 6 d.C., 8,[10][11] 9,[10][12][13] 11 o 12,[14] 13 o 14,[15] e 16;[16]
Nascita16 novembre 42 a.C.
Roma
Morte16 marzo 37
Miseno
Sepolturamausoleo di Augusto[17]
PredecessoreAugusto
SuccessoreCaligola
ConiugeVipsania Agrippina
(20 a.C.-12 a.C.)[2][18]
Giulia maggiore
(11 a.C.–2 a.C.)[2][18][19]
Figlida Vipsania
Druso minore
Figlio nato morto
da Giulia
Figlio morto infante[20]
Adottivi
Germanico Giulio Cesare[2]
DinastiaGiulio-claudia
PadreBiologico
Tiberio Claudio Nerone
Adottivo
Marco Gallio (per via testamentaria)[21]; Augusto
MadreLivia Drusilla
Tribuno militarenel 25 a.C. in Spagna[22]
Questuranel 24 a.C.[23]
Preturanel 16 a.C.[24]
Consolato5 volte: nel 13 a.C.,[3][25] 7 a.C.,[26] 18 d.C. (insieme a Germanico),[27] 21 (con il figlio Druso) e 31 (con Seiano[2])
Pontificato maxnel marzo del 15[6]

Tiberio Giulio Cesare Augusto (in latino Tiberius Iulius Caesar Augustus; Roma, 16 novembre 42 a.C.Miseno, 16 marzo 37) è stato il secondo imperatore romano, appartenente alla dinastia giulio-claudia, regnante dal 14 al 37, anno della sua morte.

Membro della gens Claudia, alla nascita ebbe il nome di Tiberio Claudio Nerone (Tiberius Claudius Nero). Fu adottato da Augusto nel 4,[28] e il suo nome mutò in Tiberio Giulio Cesare (Tiberius Iulius Caesar); alla morte del padre adottivo, il 19 agosto 14, ottenne il nome di Tiberio (Giulio) Cesare Augusto (Tiberius (Iulius) Caesar Augustus)[N 1] e poté succedergli ufficialmente nel ruolo di princeps, sebbene già dall'anno 12 fosse stato associato nel governo dell'Impero.

In gioventù Tiberio si distinse per il suo talento militare, conducendo brillantemente numerose campagne lungo i confini settentrionali dell'Impero e in Illirico. Dopo un periodo di volontario esilio sull'isola di Rodi, rientrò a Roma nel 2 e condusse altre spedizioni in Illirico e in Germania, dove pose rimedio alle conseguenze della battaglia di Teutoburgo. Asceso al trono, operò molte importanti riforme in ambito economico e politico e pose fine alla politica di espansione militare, limitandosi a mantenere sicuri i confini, grazie anche all'opera del nipote Germanico Giulio Cesare. Dopo la morte di quest'ultimo, Tiberio favorì sempre più l'ascesa del prefetto del pretorio Seiano, allontanandosi da Roma per ritirarsi nell'isola di Capri. Quando il prefetto mostrò di volersi impadronire del potere assoluto, Tiberio lo fece destituire e uccidere, ma evitò ugualmente di rientrare nella capitale.

Inoltre, durante il suo regno, in Giudea, si diffuse la dottrina predicata da Gesù, condannato a morte per crocifissione sotto il prefetto Ponzio Pilato.

Tiberio fu duramente criticato dagli storici antichi, quali Tacito e Svetonio, ma la sua figura è stata rivalutata dalla storiografia moderna come quella di un politico abile e attento.

  1. ^ AE 1998, 278b; CIL VI, 31565a; CIL V, 4315; AE 1911, 177; CIL XIV, 4176; AE 1914, 172; AE 1947, 39; CIL VI, 903; CIL VI, 31563c.
  2. ^ a b c d e f Scarre 1995, p. 29.
  3. ^ a b SvetonioTiberio, 9.
  4. ^ Cassio Dione, LV, 9, 4.
  5. ^ a b Mazzarino 1973, p. 79.
  6. ^ a b Tacito, Annales, I, 72 e II, 87; Scullard 1992, p. 329; AE 2007, 312; CIL XI, 3303.
  7. ^ Cassio Dione, LIV, 31.4.
  8. ^ Syme 1993, p. 106.
  9. ^ Cassio Dione, LV, 6.4.
  10. ^ a b Cassio Dione, LVI, 17.1.
  11. ^ Faoro 2016, p. 209.
  12. ^ SvetonioTiberio, 17.
  13. ^ Faoro 2016, pp. 209-210.
  14. ^ Faoro 2016, p. 210.
  15. ^ AE 2001, 1012; Velleio Patercolo, II, 122.2; Faoro 2016, pp. 210-212.
  16. ^ Tacito, Annales, II, 18.
  17. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Scarre35
  18. ^ a b Cassio Dione, LIV, 31.2.
  19. ^ Cassio Dione, LIV, 35.4.
  20. ^ Soprannominato Tiberillo nella storiografia moderna.
  21. ^ SvetonioTiberio, 6.3.
  22. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Syme92e147
  23. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore DioneLIII28,4
  24. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore DioneLIV19,6
  25. ^ Cassio Dione, LIV, 25.1.
  26. ^ Cassio Dione, LV, 6.5.
  27. ^ Tacito, Annales, II, 53.
  28. ^ SvetonioAugusto, 65.


Errore nelle note: Sono presenti dei marcatori <ref> per un gruppo chiamato "N" ma non è stato trovato alcun marcatore <references group="N"/> corrispondente


From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy