Timothy James McVeigh | |
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Fotografia di Mcveigh scattata dall'FBI | |
Soprannome | "Tim Tuttle" "Darel Bridges" "Robert Kling" |
Nascita | Lockport, New York, 23 aprile 1968 |
Morte | Terre Haute, Indiana, 11 giugno 2001 (33 anni) |
Cause della morte | Iniezione letale |
Etnia | Irlandese |
Religione | Cattolico (poi agnostico) |
Dati militari | |
Paese servito | Stati Uniti |
Forza armata | Esercito degli Stati Uniti |
Arma | fanteria meccanizzata |
Specialità | cannoniere |
Unità | 16º Reggimento 2º Battaglione Compagnia Charlie |
Reparto | 1ª Divisione di Fanteria |
Anni di servizio | 1988 - 1991 |
Grado | Sergente |
Guerre | Guerra del Golfo |
Campagne | Operazione Desert Shield Operazione Desert Storm |
Battaglie | Battaglia di 73 Easting Battaglia di Norfolk |
Decorazioni | |
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Timothy James McVeigh (Lockport, 23 aprile 1968 – Terre Haute, 11 giugno 2001) è stato un terrorista statunitense, nonché ex-sottufficiale dell'Esercito degli Stati Uniti reduce della guerra del Golfo.
È stato condannato per l'attentato di Oklahoma City del 19 aprile 1995 che uccise 168 persone, risultando il più sanguinoso atto terroristico perpetrato nel territorio degli Stati Uniti fino agli attentati dell'11 settembre 2001. McVeigh fu riconosciuto colpevole di undici reati federali, condannato a morte e giustiziato l'11 giugno 2001 mediante iniezione letale. Secondo quanto affermò egli stesso, compì tale gesto come ritorsione per i fatti di Waco, avvenuti esattamente due anni prima, e per fomentare una rivolta contro un governo federale da lui ritenuto tirannico.[1]