Titoli scacchistici

Géza Maróczy, uno dei primi 27 giocatori a ricevere il titolo FIDE di Grande Maestro nel 1950.

I titoli scacchistici sono attribuiti dalla FIDE agli scacchisti che hanno conseguito dei particolari risultati. Questi sono in genere il raggiungimento di un determinato punteggio Elo e l'ottenere delle buone prestazioni in tornei tra i cui partecipanti vi siano giocatori già in possesso del titolo (ottenendo così le norme, tappe intermedie necessarie per la concessione definitiva del titolo). La vittoria o un alto piazzamento in determinati tornei (come i Mondiali giovanili) possono garantire automaticamente (cioè senza la necessità di essere in possesso degli altri requisiti) il titolo: ad esempio il vincitore del Mondiale juniores diventa automaticamente Grande maestro.

Una volta concessi, i titoli durano per tutta la vita, e non possono essere ritirati salvo gravi violazioni regolamentari. I titoli aperti sia ai giocatori che alle giocatrici vengono definiti "assoluti", esistono titoli riservati alle donne, con requisiti minori rispetto a quelli "open". Alcune giocatrici sono in possesso sia dei titoli femminili ("grande maestro femminile", "maestro internazionale femminile", ecc), che di quelli assoluti.[1]

Vi sono anche titoli riservati agli scacchi per corrispondenza, alla composizione scacchistica (composizione o soluzione di problemi e/o studi) e agli arbitri.


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