Traci | |
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Nomi alternativi | in greco antico: Θρᾷκες?, Tràkes |
Sottogruppi | Bessi, Odrisi, Sialeti; appartenevano ai Traci-Illiri: i Dardani e i Peoniani |
Luogo d'origine | Balcani |
Periodo | Almeno dal IX secolo a.C. al I secolo d.C. |
Lingua | Lingua tracica |
Gruppi correlati | Geti, Daci e Mesi |
I Traci (in greco antico: Θρᾷκες?, Thrâkes) erano una popolazione indoeuropea storicamente stanziata nell'estremità sudorientale della penisola balcanica, nella regione che da loro ha preso il nome (Tracia, corrispondente grossomodo alle odierne Bulgaria meridionale, Turchia europea e Grecia nordorientale) e in alcune aree adiacenti, espandendosi a nord fino al basso corso del Danubio.
I Traci vengono descritti da Erodoto[1] come il popolo più numeroso, dopo gli indiani, e probabilmente il più potente, affermando che l'insieme delle terre che controllavano sarebbe stato un vasto impero, se fossero stati uniti. Ma i Traci erano divisi in molti gruppi e tribù; solo in alcuni casi qualche sovrano riuscì, per brevi periodi, a riunire tali popoli.