Travo

Travo
comune
Travo – Stemma
Travo – Bandiera
Travo – Veduta
Travo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Piacenza
Amministrazione
SindacoRoberta Valla (lista civica di centro-sinistra Noi Travoi) dal 9-6-2024
Territorio
Coordinate44°52′N 9°33′E
Altitudine171 m s.l.m.
Superficie81,01 km²
Abitanti2 188[2] (30-4-2023)
Densità27,01 ab./km²
FrazioniBobbiano, Casino Agnelli Caverzago, Due Bandiere, Fellino, Marchesi, Pigazzano, Pillori, Quadrelli, Statto, Viserano[1]
Comuni confinantiAlta Val Tidone, Bettola, Bobbio, Coli, Gazzola, Piozzano, Rivergaro, Vigolzone
Altre informazioni
Cod. postale29020
Prefisso0523
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT033043
Cod. catastaleL348
TargaPC
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 673 GG[4]
Nome abitantitravesi
Patronosant'Antonino
Giorno festivo4 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Travo
Travo
Travo – Mappa
Travo – Mappa
Posizione del comune di Travo nella provincia di Piacenza
Sito istituzionale

Travo (Träv [træ:v] in dialetto piacentino[5]) è un comune italiano di 2 188 abitanti[2] della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna, situato in val Trebbia.

Sorge sulla riva sinistra del fiume Trebbia ed è collegato alla riva destra da tre ponti: il ponte di Travo che collega il centro abitato con le frazioni di Quadrelli e Due Bandiere, il ponte di Statto che collega la località "I Marchesi" con Rivergaro e il ponte di Perino che collega la frazione di Donceto con Perino, frazione del comune di Coli.

  1. ^ La scheda del comune, su comune.travo.pc.it. URL consultato il 19 marzo 2024.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., p. 664.

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