Triassico italiano

Voce principale: Geologia italiana.

Il sistema Triassico è ben rappresentato in Italia, con vaste aree di affioramento nella catena alpina e affioramenti più limitati e discontinui in Appennino e nelle isole. Si tratta di depositi per la maggior parte di origine marina o transizionale, con l'eccezione della Sardegna e delle Alpi Occidentali, originariamente appartenenti ad un altro contesto paleogeografico, in cui si hanno facies in parte continentali.

Il periodo Triassico è tradizionalmente ripartito in tre sottoperiodi, derivanti dalla classica suddivisione del Triassico in Germania, ove questo sistema è stato studiato in dettaglio per la prima volta, alla fine del diciannovesimo secolo. Si richiama di seguito lo schema geocronologico del Triassico, con i piani stratigrafici competenti a ciascun sottoperiodo e le relative regioni tipo (le aree in cui i piani sono stati studiati e sviluppati).

Questo schema è stato elaborato, come si vede, per la maggior parte nella regione alpina (e in gran parte in territorio italiano), dove la prevalenza delle facies marine e la ricchezza di fossili diagnostici dal punto di vista biostratigrafico permettevano una buona datazione e buone possibilità di correlazione con altre aree a livello europeo e mondiale.

Inoltre, in quest'area il Triassico è caratterizzato da un'estrema varietà di facies sedimentaria, con frequenti transizioni laterali da depositi marino-marginali o di piattaforma carbonatica a depositi bacinali. Sedimenti di diverso ambiente sono caratterizzati da un diverso contenuto faunistico e quindi dalla presenza di diversi fossili guida: quindi la possibilità di rinvenire successioni fossilifere adiacenti e isocrone (della stessa età) permette la calibrazione delle diverse scale biostratigrafiche (per esempio, la scala ad Ammoniti e quella a Brachiopodi).

Da ciò si comprende l'importanza e il particolare interesse degli affioramenti triassici italiani, che tanto hanno concorso alla comprensione di questo periodo della storia della Terra e sono tuttora oggetto di analisi dettagliata da parte di studiosi di tutto il mondo.

Rappresentazione della Terra all'inizio del Triassico. È visibile la presenza di un supercontinente, la Pangea, che comprendeva la maggior parte delle masse continentali odierne, e l'oceano tetideo suddiviso in Neotetide (con crosta oceanica in espansione) e Paleotetide (originatasi nel Paleozoico e ora in fase di chiusura), bordata a nord e a est da zone di subduzione attiva della crosta oceanica sotto la placca continentale euro-asiatica. Stampfli e Borel, 2002. Modificato.

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