Tullia Minore

(LA)

«Foedum inhumanumque inde traditur scelus [...] amens, agitantibus furiis sororis ac viri, Tullia per patris corpus carpentum egisse fertur»

(IT)

«Narrano che lì venne consumato un atto orrendo e disumano: invasata dalle Furie vendicatrici della sorella e del marito, Tullia calpestò col cocchio il corpo del padre»

Jean Bardin, Tullia fa passare il suo carro sul corpo del padre[1]

Tullia Minore (in latino: Tullia minor; fl. VI secolo a.C.) è stata figlia del re di Roma Servio Tullio e seconda moglie del successore Tarquinio il Superbo, con cui ebbe i figli Tito Tarquinio, Arrunte Tarquinio e Sesto Tarquinio[2][1].

Secondo il racconto di Tito Livio avrebbe spinto il marito ad uccidere il padre Servio Tullio;[2] in seguito fuggendo, travolse il corpo ferito del genitore, steso sulla via, con il suo carro trainato da cavalli, mentre si allontanava dalla Curia.[3][1]

  1. ^ a b c Floro, Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC, I, 7.3.
  2. ^ a b Livio, Periochae ab Urbe condita libri, 1.41.
  3. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita libri, I, 48.

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