Tyrannosaurus

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Tyrannosaurus
Esemplare "Sue", al Field Museum of Natural History, Chicago
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
CladeDinosauria
CladeSaurischia
CladeTheropoda
Famiglia†Tyrannosauridae
Sottofamiglia†Tyrannosaurinae
Tribù†Tyrannosaurini
GenereTyrannosaurus
Osborn, 1905
Nomenclatura binomiale
†Tyrannosaurus rex
Osborn, 1905
Sinonimi
Altre specie

Tyrannosaurus rex (Osborn, 1905; il cui nome significa lucertola tirannica[1]), spesso abbreviato in T. rex (diminutivo scientifico) o colloquialmente T-Rex, è un genere estinto di dinosauro teropode tyrannosauride vissuto nel Cretaceo superiore, in quello che oggi è il Nordamerica, che a quell'epoca era un continente isolato nominato Laramidia. I suoi fossili si trovano in una varietà di formazioni risalenti al piano Maastrichtiano del Cretaceo superiore, circa 72,7-66 milioni di anni fa.[2] Fu una delle specie degli ultimi dinosauri non aviani quando si ebbe l'estinzione di massa del Cretaceo-Paleocene, che ne determinò la scomparsa.

Come gli altri tirannosauridi, Tyrannosaurus era un carnivoro bipede con un cranio largo e massiccio, bilanciato da una coda lunga e pesante. In confronto alle sue gambe robuste, gli arti anteriori di Tyrannosaurus erano corti, ma relativamente possenti e forniti di due dita artigliate. Superando in massa e peso altri teropodi giganti come Carcharodontosaurus, Giganotosaurus e Spinosaurus, il Tyrannosaurus fu il più grande dei tirannosauridi, il più massiccio dei teropodi carnivori e il predatore terrestre più grande e forte conosciuto[3][4]. L'esemplare fossile più completo (scoperto nel 1992 e denominato "Sue") misura circa 12,4 metri di lunghezza,[5] 4 metri di altezza ai fianchi e 5 al capo,[6] e si stima fino a 8,4 tonnellate di peso[7]; tuttavia, secondo recentissimi studi, il reperto denominato "Scotty" (scoperto nel 1991, ma completamente recuperato solo da pochi anni a causa di particolari difficoltà nello scavo) risulterebbe essere il tirannosauro più grande, massiccio ed anziano mai rinvenuto.[8][9] Accurate stime, ricavate da uno scheletro quasi completo, riportano che l'esemplare misurerebbe più di 13,1 metri di lunghezza e peserebbe circa 8,8 tonnellate, superando così il precedente record stabilito da "Sue".[8][10] Anche altri esemplari più incompleti, sono stati stimati: il "C. Rex ", scoperto da Jack Horner nel 2000, risulterebbe anch'esso essere più lungo e robusto di "Sue", facendo raggiungere alla specie i 14 metri di lunghezza[11] e portando nuovamente l'animale a detenere il titolo di più grande dinosauro carnivoro di tutti i tempi.

Alcuni paleontologi hanno ipotizzato che il T. rex fosse un predatore al vertice della piramide alimentare dell'epoca, nutrendosi di adrosauri, ceratopsidi, anchilosauridi e probabilmente anche di sauropodi;[12] altri, invece, hanno proposto che l'animale fosse uno spazzino necrofago. La questione è oggetto di un lungo dibattito nella paleontologia, nel quale la maggior parte dei paleontologi ritiene che Tyrannosaurus fosse un carnivoro opportunista, ossia che si nutrisse sia di prede vive sia di carcasse.[13] Si stima che fosse dotato d'una delle mandibole più forti nel regno animale.[14][15]

Nel corso degli anni ci sono state molte simulazioni e pubblicazioni atte a stimare la forza del morso del Tyrannosaurus rex, e nel 2019 sono stati effettuati nuovi studi sul cranio del grande predatore. Ian N. Cost della Columbia University, avvalendosi di una variegata équipe, dopo aver ricostruito una complessa mappa 3D del cranio del rettile e averne analizzato le dinamiche, anche con tecniche ingegneristiche, valutando l'insieme di tessuti di collagene e legamenti, è giunto alla conclusione che il Tyrannosaurus rex possedesse una struttura del cranio rigida (come quella dei coccodrilli e delle iene) e non flessibile (come gli uccelli e i serpenti).[16] Inoltre dalle analisi è emerso che il palato del T. rex fosse particolarmente rigido ed in grado di resistere a sollecitazioni meccaniche molto forti durante i morsi. Tutto questo avrebbe garantito al rettile di esercitare nel morso una forza di 64 000 Newton, pari a circa 6,5 tonnellate, rendendolo in grado di frantumare qualsiasi tipo di ossa e di nutrirsi del midollo di Adrosauri e Ceratopsidi.[17] Secondo varie sperimentazioni, il Tyrannosaurus rex sarebbe stato in grado di distruggere la carrozzeria di un'auto.[17] In ogni caso, la forza sprigionata dalle mandibole del T. rex rende questo grande rettile ufficialmente l'animale terrestre dal morso più potente mai registrato; basta pensare che un esemplare adulto avrebbe potuto provocare ad una preda (come ad esempio un Triceratops) una ferita lunga 60 cm e profonda 30 cm, il che significa che raggiunta la preda da dietro il T.rex l'avrebbe immediatamente atterrata.[18]

Sono stati rinvenuti più di 50 resti fossili di Tyrannosaurus, inclusi diversi scheletri quasi completi. Almeno uno di questi esemplari conserva tracce di tessuti molli e di proteine. L'abbondanza di reperti ha reso possibile ricerche dettagliate sugli aspetti della biologia di Tyrannosaurus, incluse quelle relative alla biomeccanica ed alla sua crescita. Sono invece ancora oggetti di dibattito i suoi comportamenti di caccia, il suo grado di intelligenza, la sua fisiologia e altri dettagli di vita come la sua velocità massima durante una corsa. Anche la sua tassonomia è oggetto di controversia, poiché alcuni studiosi considerano Tarbosaurus bataar, rinvenuto in Asia, una seconda specie di Tyrannosaurus, mentre altri lo classificano come un genere separato. Altri generi di tirannosauridi nordamericani, descritti al momento della loro scoperta come nuovi taxa, sono stati successivamente sinonimizzati con Tyrannosaurus.

  1. ^ Tirannosauro, su garzantilinguistica.it.
  2. ^ (EN) J.F. Hicks, K.R. Johnson, J.D. Obradovich, L. Tauxe e D. Clark, Magnetostratigraphy and geochronology of the Hell Creek and basal Fort Union Formations of southwestern North Dakota and a recalibration of the Cretaceous–Tertiary Boundary (PDF), in Geological Society of America Special Papers, vol. 361, 2002, pp. 35-55, DOI:10.1130/0-8137-2361-2.35.
  3. ^ (EN) The LARGEST theropod dinosaur known to science…, su THECODONTIA. URL consultato il 15 agosto 2024.
  4. ^ (EN) OH! Media, T.rex Discovery Centre « Royal Saskatchewan Museum, su royalsaskmuseum.ca. URL consultato il 15 agosto 2024.
  5. ^ J. R. Hutchinson, K. T. Bates, J. Molnar, V. Allen e P. J. Makovicky, A Computational Analysis of Limb and Body Dimensions in Tyrannosaurus rex with Implications for Locomotion, Ontogeny, and Growth, in PLoS ONE, vol. 6, n. 10, 2011, p. e26037, DOI:10.1371/journal.pone.0026037, ISSN 1932-6203 (WC · ACNP).
  6. ^ Sue's vital statistics, su Sue at the Field Museum, Field Museum of Natural History. URL consultato il 15 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).
  7. ^ Gregory M. Erickson, Peter J. Makovicky, Philip J. Currie, Mark A. Norell, Scott A. Yerby e Christopher A. Brochu, Gigantism and comparative life-history parameters of tyrannosaurid dinosaurs, in Nature, vol. 430, n. 7001, 2004, pp. 772-775, DOI:10.1038/nature02699, PMID 15306807.
  8. ^ a b Scotty, il T.rex più grande mai scoperto, su nationalgeographic.it. URL consultato il 12 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2019).
    «[...] questo animale aveva un peso di circa 8.845 chili, di gran lunga superiore a quello di molti elefanti odierni.»
  9. ^ Scotty, un T.rex da record: è il più grande mai scoperto, su repubblica.it.
  10. ^ Scotty, un T.rex da record: è il più grande mai scoperto., su repubblica.it.
    «Un gigante di quasi 9 tonnellate, lungo 13 metri. Dimensioni da record, che classificano Scotty come il più grande T.rex mai identificato finora, e il più massiccio predatore terrestre mai scoperto.»
  11. ^ Horner John R - Padian Kvin 2004, Age an growth dynamics of Tyrannosaurus rex, in Royal Society Publishing, vol. 271, 1551/22 settembre 2004 Pagg. 1875-1880..
  12. ^ (EN) Brian Switeck, When Tyrannosaurus Chomped Sauropods, su blogs.smithsonianmag.com, Smithsonian Media, 13 aprile 2012. URL consultato il 24 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2013).
  13. ^ (EN) John Hutchinson, Tyrannosaurus rex: predator or media hype?, su whatsinjohnsfreezer.com, What's in John's Freezer?, 15 luglio 2013. URL consultato il 26 agosto 2013.
  14. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore MM03
  15. ^ Mason B. Meers, T. Rex Bite Force and Prey Size, su utweb.ut.edu, 2003. URL consultato il 14 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2014)
  16. ^ Andrea Centini, Il morso del T-Rex era devastante : poteva davvero distruggere un'auto, come in Jurassic Park, su scienze.fanpage.it.
  17. ^ a b Andrea Centini, Il morso del T-Rex era devastante : poteva davvero distruggere un'auto, come in Jurassic Park, su scienze.fanpage.it.
  18. ^ Andrea Centini, Il morso del T-rex era devastante: poteva davvero distruggere un’auto, come in Jurassic Park, su scienze.fanpage.it, fanpage.it , 1º ottobre 2019. URL consultato il 13 ottobre 2019.

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