Ulysses (sonda spaziale)

Ulysses
Emblema missione
Immagine del veicolo
Dati della missione
OperatoreNASA e Agenzia Spaziale Europea (ESA)
NSSDC ID1990-090B
SCN20842
DestinazioneSole
Esitomissione terminata il 30 giugno 2009[1]
VettoreSpace Shuttle Discovery
Lancio6 ottobre 1990
Luogo lancioRampa 39B
Proprietà del veicolo spaziale
Massa366,7 kg
CostruttoreDornier-Werke, General Electric e Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti d'America
Strumentazione
  • VHM/FGM - Magnetometro
  • SWOOPS - studio del vento solare
  • SWICS - analisi della composizione del vento solare
  • URAP - determinazione delle onde radio ed analisi delle onde nel plasma interstellare
  • EPAC - determinazione delle particelle ad alta energia
  • GAS - analisi del gas interstellare
  • HISCALE - determinazione delle particelle a bassa energia
  • COSPIN - analisi dei protoni e dell'elio interstellare
  • GRB - rilevazione dei gamma ray burst
  • DUST - studio della polvere interstellare
  • SCE - studio della corona solare
  • GWE - rilevazione delle onde gravitazionali
Parametri orbitali
Orbitaorbita eliocentrica
Periodo2264.26 d
Inclinazione79,11°
Eccentricità0.60262
Semiasse maggiore3,37 AU, ua e au
Sito ufficiale

Ulysses è stata una sonda spaziale robotica sviluppata in collaborazione dall'Agenzia Spaziale Europea e dalla NASA per lo studio del Sole e dell'eliosfera da un'orbita a elevata inclinazione rispetto al piano dell'eclittica. Ulysses ha permesso di osservare per la prima volta i poli solari. Originariamente indicata come International Solar Polar Mission, fu rinominata come l'eroe greco Ulisse che si avventurò per mare verso rotte inesplorate.

La sonda fu lanciata nell'ottobre del 1990 dallo Space Shuttle Discovery (missione STS-41). Dotata di strumenti che avrebbero analizzato i campi, le particelle e le polveri nello spazio interplanetario, era alimentata da un generatore termoelettrico a radioisotopi (RTG). Dopo aver sfruttato Giove per abbandonare il piano dell'eclittica attraverso una manovra di fionda gravitazionale nel 1992, la sonda ha eseguito tre passaggi sui poli solari, nel 1994-95, nel 2000-01 e nel 2007-08. È stata infine disattivata il 30 giugno 2009,[1] quando la potenza erogata dal generatore termoelettrico ha raggiunto un livello troppo basso per garantire un ritorno scientifico tale da giustificare il mantenimento in esercizio di Ulysses.[2] Con una vita operativa di 18 anni e 266 giorni, ha battuto il precedente record di funzionamento di una missione ESA appartenuto all'International Ultraviolet Explorer.[1]

La particolare orbita percorsa ha permesso numerose scoperte, tra le quali la ricezione di un segnale radio quasi periodico proveniente dal polo sud di Giove; l'attraversamento fortuito delle code di ben tre comete, tra le quali le famose Hyakutake e McNaught; l'individuazione di alcune sorgenti di lampi gamma, come parte dell'InterPlanetary Network.

  1. ^ a b c (EN) Ulysses: 12 extra months of valuable science, su esa.int, ESA Portal, 30 giugno 2009. URL consultato il 1º luglio 2009.
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore comet

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