Umberto Ammaturo

Umberto Ammaturo

Umberto Ammaturo (Napoli, 21 maggio 1941) è un mafioso e collaboratore di giustizia italiano, ritenuto uno tra i più potenti e feroci boss della camorra negli anni '70 e '80, specializzato nel traffico della cocaina dal sud America, tanto da essere ritenuto dalla DEA (per via del canale da lui creato passando per paesi dell'Africa come Senegal, Kenya e altri paesi africani) il principale importatore di cocaina in Europa e il più potente narcotrafficante italiano.

Nell'ambiente malavitoso era soprannominato "O'Pazzo", per via della sua attitudine a simulare la pazzia per evitare il carcere quando veniva arrestato; era anche chiamato "Umbertino la volpe", per la sua furbizia e intelligenza. Dalla stampa dell'epoca era chiamato, inoltre, "Il boss dei due mondi" visti gli importanti collegamenti che aveva in Sud America, oltre che "L'Escobar napoletano" visti gli enormi quantitativi di cocaina che riusciva a far arrivare nel continente europeo[1]

È stato incluso nella lista dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia fino alla sua cattura il 28 aprile 1993. Pochi mesi dopo ha deciso di diventare un pentito, facendo arrestare e condannare un centinaio di persone, tra cui boss di rilievo come Luigi Giuliano, Michele Zaza e Mario Fabbrocino.

  1. ^ I boss della camorra.

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