Ummagumma

Ummagumma
album in studio e dal vivo
ArtistaPink Floyd
Pubblicazione7 novembre 1969
Durata39:19 (Live Album)
46:52 (Studio Album)
Dischi2
Tracce4 (Live Album) + 5 (Studio Album)
GenereMusica sperimentale[1]
Space rock[1]
Rock psichedelico[2]
Rock progressivo[3]
EtichettaHarvest Records
ProduttorePink Floyd, Norman Smith
RegistrazioneLive Album
27 aprile 1969, Mothers Club, Birmingham (Regno Unito)
2 maggio 1969, Manchester College of Commerce, Manchester (Regno Unito)
Studio Album
agosto–settembre 1969, Abbey Road Studios, Londra (Regno Unito)[4]
FormatiLP, MC
Altri formatiCD, download digitale, streaming
CopertinaHipgnosis
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera della Francia Francia[5]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[6]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[7]
(vendite: 1 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[8]
(vendite: 25 000+)
Pink Floyd - cronologia

Ummagumma è il quarto album in studio del gruppo musicale britannico Pink Floyd, pubblicato il 7 novembre 1969 nel Regno Unito e il 10 novembre negli Stati Uniti dalla Harvest Records.

È un album doppio costituito da un disco registrato dal vivo e un altro registrato in studio. Si tratta di una delle pubblicazioni più sperimentali della discografia del gruppo, nonché uno dei primi a presentare influenze tratte dal rock progressivo.[9][10]

  1. ^ a b (EN) Neil McCormick, Pink Floyd's 14 studio albums rated, su The Daily Telegraph, 1º settembre 2016. URL consultato il 16 maggio 2017.
    «Avant-garde experimental double album mixing live tracks and space rock jams, beauty and absurdity in about equal measure»
  2. ^ (EN) Doyle Greene, Rock, Counterculture and the Avant-Garde, 1966-1970: How the Beatles, Frank Zappa and the Velvet Underground Defined an Era, McFarland, 17 febbraio 2016, p. 159, ISBN 978-1-4766-6214-5.
  3. ^ (EN) Toby Manning, The Rough Guide to Pink Floyd, Rough Guides, 2006, p. 160, ISBN 978-1-84353-575-1.
  4. ^ Ummagumma, su pinkfloydsound.it. URL consultato il 9 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2011).
  5. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su InfoDisc. URL consultato il 13 maggio 2015. Selezionare "PINK FLOYD" e premere "OK".
  6. ^ (EN) Ummagumma, su British Phonographic Industry. URL consultato il 16 aprile 2021.
  7. ^ (EN) Pink Floyd - Ummagumma – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 4 giugno 2015.
  8. ^ Ummagumma (certificazione), su FIMI. URL consultato il 21 giugno 2016.
  9. ^ Filippo Neri, Pink Floyd - Ummagumma, su Ondarock, 5 novembre 2006. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  10. ^ (EN) Pink Floyd, su Piero Scaruffi. URL consultato il 9 dicembre 2011.

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