Un Certain Regard (pron. AFI: [œ̃ sɛʁtɛ̃ ʁəɡaʁ]; lett. "Un certo sguardo") è una sezione della sélection officielle del Festival di Cannes dedicata a film giudicati rappresentativi di nuove tendenze del cinema mondiale, specialmente diretti da registi giovani, provenienti da cinematografie meno note o di forme e contenuti particolarmente impegnativi od originali.[1][2] È seconda per importanza dietro al Concorso principale.[2] Essendo curate dagli stessi selezionatori,[1][2] la differenza di programmazione tra le due sezioni spesso si riduce, secondo Thierry Frémaux, delegato generale del Festival dal 2007, a criteri legati alle specifiche esigenze di distribuzione del singolo film o regista.[2] Finalità e caratteristiche di Un Certain Regard la rendono inoltre un concorrente "interno" di un'altra sezione simile del Festival, l'indipendente Quinzaine des Réalisateurs.[1]
È stata creata nel 1978 dal delegato generale Gilles Jacob per riunire in un'unica sezione tutte le sezioni fuori concorso introdotte dai suoi predecessori, Robert Favre Le Bret e Maurice Bessy: Les Yeux fertiles (cinema sperimentale), L'Air du temps (temi d'attualità) e Passé composé (film di montaggio).[3] Dal 1998 è competitiva, assegnando tramite il verdetto di una giuria internazionale il Premio Un Certain Regard al miglior film della sezione e altri riconoscimenti variabili.
Nel corso della propria storia, ha spesso funzionato da vivaio del Festival,[1] fornendo una prima partecipazione a Cannes a registi che avrebbero poi concorso per, e vinto, la Palma d'oro in edizioni successive, come Bille August, Bong Joon-ho, Jane Campion, Abbas Kiarostami, Ken Loach, Michael Moore, Ruben Östlund e Apichatpong Weerasethakul,[N 1] ma anche scoprendo a livello mondiale esordienti come Xavier Dolan.[2]
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