Uragano Floyd | |
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Uragano categoria 4 (SSHS) | |
L'uragano Floyd visto al satellite mentre si scatena sulle Bahamas il 14 settembre 1999 | |
Formazione | 7 settembre 1999 |
Dissipazione | 19 settembre 1999 |
Venti più veloci | |
Pressione minima | 921 mbar (hPa; 27,21 inHg) |
Vittime | 57 diretti; circa 25 indiretti |
Danni | $4.5 miliardi (USD 1999) |
Aree colpite | Bahamas, East coast, dalla Florida al Maine (specialmente Carolina del Nord), Canada atlantico |
Stagione | stagione degli uragani atlantici 1999 |
L'uragano Floyd fu il terzo grande uragano nella stagione degli uragani atlantici 1999. Floyd fu la causa di un gran numero di evacuati (2,6 milioni, il terzo nella storia degli Stati Uniti dopo l'Uragano Gustav e l'Uragano Rita), e si stimarono danni per 6,9 miliardi di dollari in soli cinque stati. L'uragano di tipo capoverdiano si formò al largo delle coste dell'Africa e durò dal 7 al 19 settembre. Raggiunse il massimo del livello 4 e per poco non passò al livello 5 secondo la Scala Saffir-Simpson. È stato tra i più grandi uragani atlantici per forza distruttiva.
Floyd colpì le Bahamas durante le ore di punta, provocando ingenti danni. Poi lasciò le isole tropicali per abbattersi sulla East coast causando evacuazioni massicce che provocarono a loro volta il caos nel paese. Tuttavia, la tempesta si indebolì in maniera significativa prima di procedere verso la costa della Carolina del Nord dove arrivò come un uragano di categoria 2, scatenando però ulteriori danni.
L'uragano scatenò piogge torrenziali nella parte orientale della Carolina del Nord e basta pensare la difficoltà della situazione dato che poche settimane prima l'Uragano Dennis aveva portato piogge distruttive. La pioggia fu la causa principale delle inondazioni diffuse nel corso di un periodo di alcune settimane. In totale, Floyd è stato responsabile di 57 morti e 4,5 miliardi di dollari (6 miliardi di dollari nel 2008) per i danni, soprattutto nella Carolina del Nord.