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Template:Politica del Giappone Il governo del Giappone è una monarchia costituzionale dove il potere dell'Imperatore è limitato e relegato principalmente a funzioni di rappresentanza. Difatti il suo ruolo è definito dalla Costituzione quale «simbolo dello Stato e dell'unità del popolo».

Il potere è detenuto essenzialmente dal Primo ministro del Giappone e dagli altri membri eletti della Dieta Nazionale, mentre la sovranità spetta esclusivamente al popolo giapponese.[1] Comunque, l'Imperatore svolge effettivamente il ruolo di capo di Stato in occasioni diplomatiche. Akihito è l'attuale Imperatore, mentre Naruhito si pone come primo candidato nella linea di successione al trono.

L'organo legislativo del Giappone è la Dieta Nazionale, un parlamento bicamerale. Essa è costituita dalla Camera dei rappresentanti, costituita da 480 seggi ed elettra tramite voto popolare ogni quattro anni o in caso di caduta; e da una Camera dei consiglieri di 242 seggi, i cui membri vengono eletti tramite voto popolare restando in carica per sei anni. Al suffragio universale hanno diritto tutti i giapponesi che hanno compiuto i 20 anni di età,[2] ed è caratterizzato da uno scrutinio segreto valido per tutte le cariche elettive.[1]

Il Primo ministro del Giappone è il capo del governo. La sua elezione viene ratificata dall'Imperatore dopo la nomina da parte dei membri della Dieta e deve incassare la fiducia della Camera dei rappresentanti per poter rimane in carica. Il Primo ministro è inoltre il capo del Gabinetto (la traduzione letterale dal giapponese del suo titolo è “Primo ministro del Gabinetto”) e detiene il potere di nominare o revocare i Ministri di Stato, la maggioranza dei quali deve essere membro della Dieta. Shinzo Abe è l'attuale Primo ministro giapponese.[3]

Storicamente influenzato da quello cinese, il sistema giuridico giapponese ha incominciato a svilupparsi indipendentemente nel periodo Edo, attraverso l'emanazione di testi legislativi quali ad esempio Kujikata Osadamegaki. Tuttavia, dal XIX secolo, il sistema giuridico trae largamente ispirazione dal codice civile europeo, ricalcando gli ideali soprattutto di Francia e Germania. Per esempio, nel 1896, il governo giapponese istituì un codice civile basato sul modello tedesco. A seguito dell seconda guerra mondiale il codice subì alcune modifiche, e da allora è quello utilizzato attualmente in Giappone.[4] L'attuale Costituzione prevede che le leggi approvate dalla Dieta passino dall'Imperatore prima di essere promulgate, senza tuttavia dargli il potere di opporsi al passaggio delle stesse.[1] Il sistema giudiziario è diviso in quattro livelli di base: la Corte suprema e altri tre tribunali di grado inferiore.[5] Il corpo principale del diritto giapponese è costituito da sei principali codici giuridici chiamati “Sei Codici”.[4]

  1. ^ a b c (EN) The Constitution of Japan, su sangiin.go.jp, Camera dei consiglieri del Giappone, 11 marzo 1946. URL consultato il 23 settembre 2013.
  2. ^ World Factbook; Japan, su cia.gov, CIA. URL consultato il 23 settembre 2013.
  3. ^ Prime Minister of Japan and His Cabinet, su kantei.go.jp, Ufficio del Primo Ministro del Giappone. URL consultato il 23 settembre 2013.
  4. ^ a b (EN) Japan Civil Code, su britannica.com, Enciclopedia Britannica. URL consultato il 23 settembre 2013.
  5. ^ (EN) The Japanese Judicial System, su kantei.go.jp, Ufficio del Primo Ministro del Giappone. URL consultato il 23 settembre 2013.

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