V Settore di Copertura Media Roja Vallo Alpino Occidentale | |
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Resti di baraccamenti a Cima Marta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Stato attuale | Francia Italia |
Regione | Provenza-Alpi-Costa Azzurra Liguria |
Coordinate | 44°00′40.69″N 7°39′55.54″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Settore difensivo |
Costruzione | inizio anni trenta-fine anni trenta |
Materiale | cemento, acciaio, pietra |
Primo proprietario | Ministero della guerra italiano |
Condizione attuale | Abbandonato, alcune caserme crollate |
Proprietario attuale | Ministero della difesa francese e Ministro della difesa italiano |
Visitabile | con cautela |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Regio Esercito - GaF |
Funzione strategica | Controllo della Media Val Roia |
Termine funzione strategica | 1945 |
Occupanti | GaF |
Note | Dopo il Trattato di pace del 1947 una grossa parte delle opere del settore passarono alla Francia |
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Il V Settore di Copertura Media Roja è uno dei dieci settori in cui venne diviso il Vallo Alpino Occidentale, questo settore ricopre il fronte da Testa dell'Alpe al Monte Toraggio sino a Cima Marta, snodandosi lungo il confine tra Liguria e Francia, su un paesaggio prevalentemente boscoso, che alle due estremità del settore[1] diventava roccioso e aspro.
Lo scopo di questo settore di copertura, era impedire infiltrazioni francesi provenienti dai sentieri che da Breglio, Saorgio e Fontan salivano sui colli e sulle creste che immettevano nel territorio italiano. I capisaldi erano presidiate dalle guarnigioni della Guardia alla Frontiera (G.a.F), un corpo militare apposito, utilizzato a difesa dei confini nazionali in sostituzione della Guardia di Finanza e della milizia confinaria.
Il settore era suddiviso nei sottosettori V/A Muratone e V/B Marta comprendendo 13 capisaldi per un totale di 53 opere, 2 batterie in caverna, 5 ricoveri per appostamenti allo scoperto, 15 ricoveri per truppe di contrattacco e 8 tra caserme e ricoveri di artiglieria.[2]