Valentine de Saint-Point

Valentine de Saint-Point

Valentine de Saint-Point (Lione, 16 febbraio 1875Il Cairo, 28 marzo 1953) è stata una scrittrice, poetessa e danzatrice francese. Anna Jeanne Valentine Marianne Desglans de Cassiat-Vercell, nasce da Charles- Joseph Vercell e da Alice Desglans Cessiat il 16 febbraio 1875 a Lione. Lontana parente di Alphone de Lamartine adotterà il nome di Saint-Point dal castello del noto prozio[1].

Nel 1883 perde il padre a soli otto anni e nel 1893 si sposa con un professore di lettere più grande di lei di quattordici anni ma il marito morirà sei anni più tardi. Si risposa nel 1900 con un ex collega del marito, un professore ordinario di filosofia di Parigi, Charles Dumont da cui accetterà il divorzio con colpa nel 1904[2] pur di troncare il rapporto e instaurare una "libera unione" con Ricciotto Canudo, poeta romanziere, critico d'arte e fondatore di riviste, primo grande teorico del cinema che battezzerà come “la settima arte”, autore del Manifesto dell'arte cerebrista del 1914[3].

Da questo momento Valentine si dedicherà totalmente all'arte nelle sue molte forme dalla letteratura alla pittura dalla scultura alla danza, abbracciando la visione "cerebrale" di Canudo, cioè un'arte che fa pensare e che coinvolge la mente[1].

  1. ^ a b G.Brandstetter, p.302.
  2. ^ Valentine de Saint Point, Valentine, Eva futura, Lilith rediviva, in Jean Paul Morel (a cura di), Manifesto della donna futurista, Il Melangolo, 2006, p. 74 75, ISBN 88 7018 603 2.
  3. ^ M.Affron, p.79.

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