Valerio Fioravanti

Valerio Fioravanti durante il processo per la strage di Bologna

Giuseppe Valerio Fioravanti detto Giusva (Rovereto, 28 marzo 1958) è un ex terrorista italiano, esponente del gruppo eversivo Nuclei Armati Rivoluzionari, d'ispirazione neofascista (anche se la propria appartenenza a questa ideologia sarà da lui respinta[1]).

All'epoca era considerato uno dei più pericolosi terroristi italiani.[2] Dopo una breve carriera di attore che gli diede notorietà alla fine degli anni sessanta, incominciò la militanza politica nel Movimento Sociale Italiano e, intorno alla metà degli anni settanta, decise di abbracciare la lotta armata fondando i NAR,[3] sodalizio con cui sarà protagonista di una stagione di violenze terminata solo con il suo arresto, avvenuto a Padova, il 5 febbraio del 1981[4].

Processato e riconosciuto colpevole di diversi reati, tra cui l'omicidio di 95 persone[2] (85 nella strage di Bologna — da lui negata — più altri 8, di cui 4 come esecutore materiale con altri, di cui si riconobbe colpevole), venne condannato, complessivamente, a 8 ergastoli, 134 anni e 8 mesi di reclusione. Non si è mai pentito dei reati commessi, sebbene abbia incontrato alcuni parenti delle vittime.[5] Nel luglio del 1999 (dopo 18 anni anziché 20) ottiene la semi-libertà[5] e nel 2004 la liberazione condizionale. Nell'aprile del 2009, dopo 26 anni di carcere, 5 di libertà vigilata e a 31 dall'arresto, è completamente libero dalla pena cumulativa come previsto dalla legge Gozzini.[5][6] Durante il periodo della lotta armata era soprannominato il Tenente.

Fratello maggiore del terrorista Cristiano Fioravanti, collaboratore di giustizia (a causa di questo Valerio ruppe ogni rapporto con lui e progettò persino di ucciderlo),[7] dal 1985 è sposato con la ex terrorista Francesca Mambro,[8] sua compagna sin dagli anni settanta, dalla quale ha avuto una figlia nel 2001, Arianna.[9]

  1. ^ Andrea Colombo, Storia Nera, dichiarazione di Valerio Fioravanti, p. 31.
    «Io non sono mai stato fascista. Sono stato anti-anti-fascista, che è una cosa molto diversa. L'ho detto anche ai giudici: cercate una fotografia, una sola, in cui mi si veda fare il saluto fascista. Non ce ne sono»
  2. ^ a b Riccardo Affinati, Camminare per l'Italia fascista, Soldiershop Publishing, 3 ottobre 2016, ISBN 978-88-9327-133-2. URL consultato il 27 marzo 2020.
  3. ^ Andrea Colombo, Storia nera: Bologna, la verità di Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, Cairo, 2007, ISBN 978-88-6052-091-3. URL consultato il 27 marzo 2020.
  4. ^ Bianconi, 2007, p. 23.
  5. ^ a b c Raffaella Fanelli, La verità del Freddo: La storia. I delitti. I retroscena. L'ultima testimonianza del capo della banda della Magliana, Chiarelettere, 10 maggio 2018, ISBN 978-88-3296-083-9. URL consultato il 27 marzo 2020.
  6. ^ Valerio Fioravanti è un uomo libero, Quotidiano Nazionale, 3 agosto 2009. URL consultato il 3 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2017).
  7. ^ John Foot, L'Italia e le sue storie: 1945-2019, Editori Laterza, 3 ottobre 2019, ISBN 978-88-581-4005-5. URL consultato il 27 marzo 2020.
  8. ^ Si sposano oggi Fioravanti e la Mambro terroristi neri, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica.it, 1º febbraio 1985. URL consultato il 7 gennaio 2020 (archiviato il 22 gennaio 2013).
  9. ^ Una figlia per Mambro e Fioravanti. Arianna è nata a Roma giovedì, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica.it, 25 marzo 2001. URL consultato il 7 gennaio 2020 (archiviato il 15 ottobre 2013).

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