Nella storia di Firenze del XV secolo, il valsente era un'imposta generale sulla proprietà, introdotta nel 1432, dapprima con carattere di entrata straordinaria[1][2] attraverso cui far fronte a improvvise difficoltà delle finanze pubbliche, ampliando, in un periodo di grandi turbolenze politiche, la platea dei destinatari del preesistente catasto fiorentino.
^ Elio Conti, L'imposta diretta a Firenze nel Quattrocento (1427-1494), 1984, p. 160.
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