Vegoia

Vegoia (in etrusco Vecu) è una lasa della mitologia etrusca, raffigurata come una giovane donna alata che tiene in mano una spiga di grano.

Il sistema religioso etrusco rimane per lo più oscuro: essendoci pochi documenti bilingui paragonabili alla Stele di Rosetta che potrebbero facilitare la traduzione, la lingua etrusca è poco conosciuta. Pertanto, gli antichi documenti etruschi esistenti dell'VIII, VII e VI secolo a.C., che rivelerebbero le loro concezioni religiose, non danno grandi risultati. Inoltre, durante il periodo successivo, dal V al I secolo a.C., la civiltà etrusca assorbì pesantemente elementi della civiltà greca e alla fine si diluì nel mix culturale greco-romano con i potenti vicini romani. Infine, sebbene gli Etruschi abbiano formalizzato i loro concetti e le loro pratiche religiose in una serie di "libri sacri", la maggior parte di essi non esiste più e sono conosciuti solo attraverso i commenti o le citazioni di autori romani della fine del I secolo, e quindi possono essere parziali.

Due figure mitologiche sono state designate dagli Etruschi come autori dei loro libri sacri: Vegoia e Tagete, una figura infantile dotata della conoscenza e della preveggenza di un antico saggio. Questi libri sono conosciuti dagli autori latini in base a una classificazione del loro contenuto secondo il loro autore mitologico (se pronunciato attraverso discorsi o lezioni, come Tagete, o ispirazione).


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