Nella tecnica e nell'organizzazione delle ferrovie si definiscono veicoli i rotabili che costituiscono gli elementi dell'insieme del materiale mobile (o materiale rotabile)[1][2][3][4].
In tale definizione sono compresi i mezzi di trazione (o materiali di trazione, o materiali motori, o unità di trazione), comprendenti le locomotive e gli automotori, le automotrici e gli autotreni; e il materiale rimorchiato, che è adibito al trasporto di viaggiatori (carrozze o vetture passeggeri), di bagagli (bagagliai), di posta (ambulanti postali), di merci (carri), o di attrezzi e materiali per la manutenzione dell'infrastruttura ferroviaria o di altri materiali rotabili (carri gru, carri officina, carri soccorso)[1][2][3][4].
Nel linguaggio corrente, e a volte anche in quello della divulgazione, si comprendono tra i veicoli anche i tender delle locomotive a vapore[1][2][3][4]. Parti comuni a tutti i veicoli ferroviari sono la parte non sospesa, costituita dal rodiggio (eventualmente coi carrelli). e la parte sospesa[5]. Quest'ultima comprende il telaio, gli organi di trazione e di repulsione, il sistema di frenatura e la cassa[1][2][3][4].
Un treno è composto da uno o più veicoli, comprensivo di unità di trazione con relativi comandi di controllo (banco e cabina di guida), e quindi in grado di muoversi autonomamente[1][2][3][4].