Vela Molecular Ridge

Vela Molecular Ridge
Regione H II
Il Vela Molecular Ridge
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazioneVele
Ascensione retta08h 53m :[1][2]
Declinazione−45° 00′ :[1][2]
Coordinate galattichel=265°; b=0°[1]
Distanza2300-6500[2] a.l.
(700-2000[2] pc)
Dimensione apparente (V)
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Galassia di appartenenzaVia Lattea
Caratteristiche rilevantiComplesso nebuloso molecolare
Altre designazioni
VMR (sigla)
Mappa di localizzazione
Vela Molecular Ridge
Categoria di regioni H II

Vela Molecular Ridge (letteralmente "Cresta Molecolare delle Vele", noto anche con la sigla VMR) è un vasto complesso di nubi molecolari giganti visibile in direzione della costellazione australe delle Vele. Le nubi principali della regione sono identificate con le lettere A, B, C e D e appartengono in realtà a due complessi distinti: le nubi A, C e D si trovano a una distanza media di circa 700-1000 parsec (2300-3300 anni luce) e sono legate all'associazione OB Vela R2, mentre la nube B è situata a una distanza superiore, fino a 2000 parsec (6500 anni luce) di distanza, e appare fisicamente connessa all'estesa associazione Vela OB1.[3]

Parte del gas delle nubi appare ionizzato dalla radiazione ultravioletta di alcune fra le stelle più massicce ad esse associate, costituendo delle regioni H II di grande estensione, come Gum 14 (RCW 27) e Gum 20 (RCW 36); la presenza di fenomeni di formazione stellare attivi è testimoniata dalla scoperta di diverse associazioni di stelle T Tauri, in particolare nella nube VMR D,[4] come pure dalla presenza di numerosi ammassi aperti fortemente oscurati e profondamente immersi nei gas e osservabili alla lunghezza d'onda dell'infrarosso.[5]

Le stelle più luminose e calde dell'associazione Vela R2 illuminano alcuni filamenti di gas, che brillano così di una luce bluastra, caratteristica tipica delle nebulose a riflessione; fra queste vi è la ben nota NGC 2626, appartenente alla nube VMR D, che comprende al suo interno alcune stelle con emissioni e il celebre oggetto di Herbig-Haro HH 132.[6]

  1. ^ a b c Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 1º gennaio 2010.
  2. ^ a b c d Pettersson, B., Young Stars and Dust Clouds in Puppis and Vela, in Handbook of Star Forming Regions, Volume II: The Southern Sky ASP Monograph Publications, vol. 5, dicembre 2008, p. 43, ISBN 978-1-58381-670-7.
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Murphy1991
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Pettersson1994
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Massi2006
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Ogura1990

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