Ventimiglia di Geraci | |
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Nel 1° e nel 4° di rosso, col capo d'oro (Ventimiglia); nel 2° e nel 3° d'azzurro, alla banda scaccata di due file d'argento e di rosso (Hauteville) | |
Casata di derivazione | Ventimiglia del Maro |
Fondatore | Enrico II di Ventimiglia |
Data di fondazione | XIII secolo |
Etnia | italiana |
Rami cadetti | Ventimiglia di Malaga (estinto) Ventimiglia di Messina |
Marchese di Geraci | |
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Parìa | Parìa di Sicilia (come Principe di Castelbuono) |
Data di creazione | 20 febbraio 1436 |
Creato da | Alfonso V d'Aragona |
Primo detentore | Giovanni Ventimiglia d'Aragona |
Attuale detentore | José María Villanova-Rattazzi Guillén |
Trasmissione | Maschio primogenito |
Titoli sussidiari | Principe di Buonriposo, Principe di Castelbuono, Principe del Sacro Romano Impero, Conte di Ventimiglia, Grande di Spagna |
Trattamento d'onore | Sua altezza |
Famiglia | |
Luogo d'origine | Italia |
Rami | Ventimiglia di Malaga |
Feudi detenuti |
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I Ventimiglia di Geraci sono una famiglia nobile siciliana di ascendenze liguri e normanne, essendo derivata in linea maschile dai Ventimiglia del Maro, ed in linea femminile dalla dinastia reale degli Altavilla.[1]
Principale ramo dei Ventimiglia in Sicilia, fu molto potente e influente nella storia culturale, politica ed economica dell'isola dal XIII secolo al XIX secolo, per lunghi tratti della seconda metà del Trecento ressero un'ampia signoria indipendente, riconosciuta, tra gli altri, dallo Stato della Chiesa, nel periodo dei cosiddetti Quattro Vicari del Regno di Sicilia. Ma già dal 21 febbraio 1359 al 4 dicembre 1360, Francesco II Ventimiglia fu vicario unico e balio del Regno di Sicilia, come tutore del minorenne Federico IV d'Aragona.