Via Appia

Disambiguazione – Se stai cercando la moderna strada statale, vedi Strada statale 7 Via Appia.
Via Appia
Via Appia
Via Appia: regina viarum
Localizzazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
Campania
Basilicata
Puglia
Coordinate41°50′29″N 12°31′57″E
Informazioni generali
Tipostrada romana
Costruzione312 a.C.-dopo il 244 a.C.
CostruttoreRepubblica romana, Appio Claudio Cieco
Condizione attualetratto iniziale a Roma ben conservato. Molti ponti e tratti ancora visibili.
Percorribile
Sito webwww.camminodellappia.it
Lunghezza650 km
InizioRoma da Porta Capena,
poi da Porta Appia
FineBrindisi
Informazioni militari
UtilizzatoreRepubblica romana,
Impero romano
Funzione strategicaCollegamento tra Roma, l'Italia meridionale e il Mar Adriatico
Dictionary of Greek and Roman Geography, 1854[1]
voci di architetture militari presenti su Wikipedia
 Bene protetto dall'UNESCO
Via Appia. Regina Viarum
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturale
Criterio(iii) (iv) (vi)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2024
Scheda UNESCO(EN) Via Appia. Regina Viarum
(FR) Via Appia. Regina Viarum

La via Appia era una strada romana che collegava Roma a Capua. Fu poi prolungata nei secoli successivi fino a Brundisium (Brindisi), porto tra i più importanti dell'Italia antica, da cui avevano origine le rotte commerciali per la Grecia e l'Oriente. Considerata dai Romani la regina viarum (regina delle strade), è universalmente ritenuta, in considerazione dell'epoca in cui fu realizzata (fine IV secolo a.C. - III sec. a.C.), una delle più grandi opere di ingegneria civile del mondo antico per l'enorme impatto economico, militare e culturale che essa ha avuto sulla società romana.

Larghi tratti della strada, particolarmente nel suburbio della città di Roma, sono ancora oggi conservati e percorribili nonché meta di turismo archeologico. L'attuale Strada Statale 7 riprende in gran parte il percorso della via antica, di cui ha ereditato anche il nome.

Nel luglio 2024, nel corso della 46ª sessione del Comitato UNESCO, la via Appia – comprensiva del tracciato dell'Appia antica e della sua variante via Appia Traiana – è stata riconosciuta patrimonio dell'umanità sotto la dicitura "Via Appia. Regina Viarum".[2]

  1. ^ Dictionary of Greek and Roman Geography (1854), VABAR, VESPERIES, VIA APPIA, su perseus.tufts.edu. URL consultato il 28 settembre 2010.
  2. ^ L'Appia Antica è Patrimonio dell'Umanità: è il 60esimo sito Unesco italiano. Il ministro Sangiuliano: "Un orgoglio", su Il Fatto Quotidiano, 27 luglio 2024. URL consultato il 27 luglio 2024.

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