Victor dell'Aveyron

Victor dell'Aveyron

Victor (o il ragazzo selvaggio) dell'Aveyron[1][2] (in francese: Victor de l'Aveyron /vikˈtɔr də laveˈrɔ̃/; Aveyron, 1788 circa – Parigi, 1828) fu un trovatello che aveva vissuto tutta l'infanzia in solitudine nei boschi del Massiccio centrale, in Francia, e le cui origini non furono mai rintracciate.

Notato sullo scorcio del XVIII secolo e catturato all'inizio del 1800 a Saint-Sernin, dimostrava circa dodici anni e non conosceva il linguaggio umano.

La vicenda venne subito al centro dell'interesse pubblico, scientifico e letterario. Nel 1801 il medico e pedagogista Jean Itard prese in carico il giovane per tentarne la rieducazione, documentando il caso e conferendogli fama postuma, ma Victor non compì che limitati progressi e soprattutto non imparò mai a parlare. Non è da escludere che soffrisse di ritardo mentale o che fosse autistico.

La storia fu teatralizzata fin dall'inizio e in seguito portata al cinema dal film Il ragazzo selvaggio (1970) di François Truffaut. Victor dell'Aveyron resta inoltre il più celebre caso di ragazzo selvaggio e il più fittamente documentato,[2][3] anche per l'enorme attenzione che attrasse nell'ambito del dibattito illuminista sulla natura dell'uomo.

  1. ^ Cecconi.
  2. ^ a b Focus.
  3. ^ Benzaquén, pp. 144-145.

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