Vitiligine

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Vitiligine
Vitiligine sulle mani.
Specialitàdermatologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM709.01
OMIM193200
MeSHD014820
MedlinePlus000831
eMedicine1068962

La vitiligine è una condizione cronica della pelle, nella grande maggioranza dei casi non congenita[1], caratterizzata da ipomelanosi o leucodermia cioè dalla comparsa sulla cute, sui peli o sulle mucose, di chiazze non pigmentate, cioè zone dove manca del tutto la fisiologica colorazione dovuta alla melanina, e che appaiono bianche o traslucide. Nella forma detta vitiligine universale si arriva in alcuni anni alla perdita quasi completa della colorazione cutanea del corpo. È completamente infondata la credenza che tale malattia sia contagiosa.[2]

Allo stato attuale delle conoscenze è considerata un disturbo primitivo, acquisito, poligenico e multifattoriale, con un'eziopatogenesi complessa ed elusiva alla quale parteciperebbero fattori sia genetici, sia immuno-mediati, sia endocrini e metabolici, sia infiammatori, e secondo alcune teorie, anche neurali o virali. Pertanto la vitiligine viene oggi interpretata come una sindrome nella quale diversi fattori causali possono, da soli o in sinergia, indurre la scomparsa o la perdita di funzionalità dei melanociti cutanei in soggetti geneticamente predisposti.[2][3]

I fattori di rischio includono una storia familiare della condizione o di altre malattie autoimmuni, come l'ipertiroidismo, l'alopecia areata e l'anemia perniciosa[4].

La vitiligine non incide sulla speranza di vita, ma può avere pesanti ripercussioni psicologiche sulla sua qualità, in particolar modo se si manifesta sul volto.

Alcune leucodermie indotte da fattori ambientali, in particolare dall'esposizione ad alcune sostanze chimiche, possono essere chiamate vitiligine da contatto o vitiligine occupazionale.[5]

  1. ^ Chelsea Casey e Stephen E. Weis, Insight into Natural History of Congenital Vitiligo: A Case Report of a 23-Year-Old with Stable Congenital Vitiligo, in Case Reports in Dermatological Medicine, vol. 2017, 2017, DOI:10.1155/2017/5172140. URL consultato il 2 febbraio 2021.
  2. ^ a b Halder, RM; Chappell, JL, Vitiligo update, in Seminars in cutaneous medicine and surgery, vol. 28, n. 2, 2009, pp. 86-92.
  3. ^ linee guida Sidemast,  p. 135.
  4. ^ "Questions and Answers about Vitiligo.
  5. ^ Picardo,Taïeb: Vitiligo, Occupational vitiligo, pp. 175-180.

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