Voivodato della Varmia-Masuria voivodato | |
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Województwo warmińsko-mazurskie | |
Sede del voivodato a Olsztyn | |
Localizzazione | |
Stato | Polonia |
Amministrazione | |
Capoluogo | Olsztyn |
Data di istituzione | 1999 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 53°47′N 20°30′E |
Superficie | 24 173,17 km² |
Abitanti | 1 425 967 (2019) |
Densità | 58,99 ab./km² |
Distretti | 2+19 |
Voivodati confinanti | Cuiavia-Pomerania, Masovia, Podlachia, Pomerania, Oblast' di Kaliningrad ( Russia) |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | PL-28 |
Codice GUS | 28 |
Targa | N |
Cartografia | |
Suddivisione del voivodato in distretti | |
Sito istituzionale | |
Il voivodato della Varmia-Masuria (in polacco Województwo Warmińsko-Mazurskie) è uno dei 16 voivodati della Polonia. Il voivodato si trova nel nordest del territorio polacco ed è stato creato con la riforma del 1999 dai precedenti voivodati di Elbląg, Olsztyn e parte di quello di Suwałki (la parte restante si trova nell'attuale voivodato della Podlachia). La regione comprende la parte meridionale della provincia storica della Prussia Orientale, la quale è stata divisa tra la Polonia e l'Unione Sovietica (oggi l'exclave russa di Kaliningrad) dopo la Seconda guerra mondiale. Il capoluogo è Olsztyn, che è anche la città più grande.
Il voivodato ha una superficie di 24.192 km² ed una popolazione di 1.425.967 (secondo i dati statistici del 2019). Il nome deriva da due regioni storiche: la Varmia e la Masuria.
A est confina con il voivodato della Podlachia, a sud con quello della Masovia, a sud-ovest con quello della Pomerania e a nord con l'oblast' di Kaliningrad (un'exclave della Russia) e la Lituania.[1] Dopo la sconfitta della Germania nazista, quasi tutti gli abitanti tedeschi del territorio furono espulsi a forza dal governo comunista polacco nominato dall'URSS; peraltro oggi una minoranza di lingua tedesca è ancora presente nella regione. Tra i voivodati quello della Varma-Masuria è quello che ha il maggior numero di abitanti di etnia ucraina reinsediati in Polonia in seguito all'Operazione Vistola[2].