Volo Iran Air 655

Volo Iran Air 655
Ricostruzione in computer grafica dell'Airbus A300 coinvolto nell'incidente
Tipo di eventoAbbattimento da parte di un missile terra-aria lanciato dalla USS Vincennes
Data3 luglio 1988
LuogoGolfo Persico, 74 km sud-ovest di Bandar Abbas
StatoBandiera dell'Iran Iran
Coordinate26°40′06″N 56°02′41″E
Numero di voloIR655
Tipo di aeromobileAirbus A300B2-203
OperatoreIran Air
Numero di registrazioneEP-IBU
PartenzaAeroporto Internazionale di Teheran-Mehrabad, Teheran, Iran
Scalo prima dell'eventoAeroporto Internazionale di Bandar Abbas, Bandar Abbas, Iran
DestinazioneAeroporto Internazionale di Dubai, Dubai, Emirati Arabi Uniti
Occupanti290
Passeggeri274
Equipaggio16
Vittime290
Feriti0
Sopravvissuti0
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Iran
Volo Iran Air 655
Dati estratti da Aviation Safety Network[1]
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Il volo Iran Air 655 (IR 655) era un volo di linea della Iran Air da Teheran a Dubai.

Il 3 luglio 1988 un Airbus A300B2-203 che operava il volo, mentre sorvolava lo Stretto di Hormuz, venne colpito da un missile terra-aria lanciato dall'incrociatore USS Vincennes della US Navy, che ne causò la distruzione e l'uccisione di tutti i 290 passeggeri, compresi 66 bambini.[2][3]

L'incidente del volo 655 è attualmente l'ottavo più grave accaduto nel mondo per numero di vittime, il più grave avvenuto nell'Oceano Indiano e il più grave che ha visto coinvolto un A300.[1] Al momento dell'abbattimento il Vincennes navigava in acque territoriali iraniane e il volo IR 655 si trovava nello spazio aereo iraniano.[4]

Secondo il governo degli Stati Uniti, l'equipaggio del Vincennes scambiò l'A300 per un caccia F-14 Tomcat dell'Aeronautica militare iraniana, mentre per il governo iraniano il Vincennes abbatté intenzionalmente il velivolo civile. L'evento generò una grande quantità di polemiche negli Stati Uniti; alcuni analisti accusarono il comando militare statunitense e il comandante del Vincennes di aver tenuto un comportamento sconsiderato e aggressivo in una zona già pericolosamente sotto tensione.[5] Il governo degli Stati Uniti espresse rammarico per la perdita di vite umane, ma non ammise di aver commesso errori, né presentò scuse ufficiali al governo iraniano.

Nel 1996, presso la Corte internazionale di giustizia di L'Aia, Stati Uniti e Iran raggiunsero "un pieno accordo in merito a tutte le dispute, le differenze di opinione, le richieste e le controrichieste".[6] Come parte della risoluzione, gli Stati Uniti accettarono di pagare a titolo di risarcimento complessivo alle famiglie delle vittime 61,8 milioni di dollari, equivalenti a 213.103 dollari per passeggero, non esprimendo tuttavia delle scuse formali.[7]

  1. ^ a b (EN) ASN Aircraft accident Airbus A300B2-203 EP-IBU Bandar Abbas, Iran [Strait of Hormuz, su Aviation Safety Network. URL consultato il 10 giugno 2011.
  2. ^ Sette storie di aerei civili abbattuti per sbaglio, su ilpost.it, 19 luglio 2014. URL consultato il 19 luglio 2014.
  3. ^ (EN) Nancy J. Cooke, Stories of Modern Technology Failures and Cognitive Engineering Successes, CRC Press, 2007.
  4. ^ (EN) Stephen Andrew Kelley, Better Lucky Than Good: Operation Earnest Will as Gunboat Diplomacy (PDF), su Naval Postgraduate School Thesis, giugno 2007. URL consultato il 10 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2014).
  5. ^ (EN) Lieutenant Colonel David Evans, Vincennes A Case Study, su dolphin.upenn.edu. URL consultato il 10 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2006).
  6. ^ (EN) Aerial Incident of 3 July 1988 (Islamic Republic of Iran v. United States of America) — Settlement Agreement (PDF), su Settlement agreement arrangement amiable, 2 febbraio 1996. URL consultato il 13 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2008).
  7. ^ (EN) Rajaee Farhang, The Iran-Iraq war: the politics of aggression, University Press of Florida, 1992, pp. 142-143.

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