W.A.S.P.

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W.A.S.P.
Recente immagine del gruppo
Paese d'origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereHeavy metal[1][2][3][4]
Hair metal[5][6]
Hard rock[1][3]
Shock rock[2][4]
Periodo di attività musicale1982 – in attività
EtichettaCapitol Records
Snapper Music
Castle Communications
Sanctuary Records
Demolition Records

Napalm Records

Album pubblicati20
Studio14
Live3
Raccolte3
Logo ufficiale
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Sito ufficiale

Gli W.A.S.P. sono un gruppo heavy metal statunitense, formatosi a Los Angeles nel 1982 da un'idea del polistrumentista Blackie Lawless e del chitarrista Randy Piper.[7]

Sono celebri per i loro concerti molto energici e caratteristici,[7] quasi sempre arricchiti da performance scabrose o cruente, colme di allusioni sessuali, sangue finto, scenografie eccentriche e soprattutto un vestiario di forte impatto,[4] e fortemente ispirati alle esibizioni di Alice Cooper, il pioniere di questo tipo di spettacoli.[8] Oltre agli W.A.S.P. in quegli anni trovarono successo anche gruppi come i Lizzy Borden, i Twisted Sister o i Mötley Crüe del primo periodo, che appartenevano allo stesso filone dello shock rock.[9]

Gli W.A.S.P. vennero frequentemente classificati come hair metal a causa di una forte presenza scenica e di un look che ricordava fortemente quello esibito dai musicisti della corrente glam.[10] In realtà, furono un'evoluzione di questo genere, andando a coniugare sonorità di puro stile glam statunitense con la potenza della scuola heavy metal britannica e le linee melodiche tipiche del rock and roll di stampo americano,[11] oltre che dell'hard rock anni settanta stile Kiss.[4]

L'acronimo "W.A.S.P.", che in lingua inglese viene generalmente inteso come "White Anglo-Saxon Protestant" ("Protestante Bianco Anglosassone"),[12] fu invece reinterpretato dai membri del gruppo perché significasse "We Are Sexual Perverts" ("Siamo Maniaci Sessuali").[4] In seguito emerse che il nome venne in realtà ispirato da una vespa, che in inglese si pronuncia appunto "wasp". Le vendite della band sono stimate intorno ai 40 milioni di album venduti in tutto il mondo.

  1. ^ a b (EN) Eduardo Rivadavia, W.A.S.P., su allmusic.com. URL consultato il 29 novembre 2010 (archiviato il 6 febbraio 2012).
  2. ^ a b (EN) nolifetilmetal, W.A.S.P., su nolifetilmetal.com. URL consultato il 29 novembre 2010 (archiviato il 27 novembre 2010).
  3. ^ a b (EN) Encyclopaedia Metallum, W.A.S.P., su metal-archives.com. URL consultato il 29 novembre 2010 (archiviato il 15 marzo 2010).
  4. ^ a b c d e Stefano Magrassi, W.A.S.P. - W.A.S.P., su rockline.it. URL consultato il 29 novembre 2010 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2009).
  5. ^ (EN) rateyourmusic.com, Top 100 Glam/Hair metal albums of all time, su rateyourmusic.com. URL consultato il 29 novembre 2010.
  6. ^ (EN) cduniverse.com, More 80's Hair Metal, su cduniverse.com. URL consultato il 29 novembre 2010 (archiviato il 7 dicembre 2008).
  7. ^ a b Fabio Rodighiero, pp. 188.
  8. ^ alicecooper.it, Biografia, su alicecooper.it. URL consultato il 30 novembre 2010 (archiviato il 15 novembre 2010).
  9. ^ (EN) helium.com, Shock generation: The history of 'Shock Rock', su helium.com. URL consultato il 30 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2010).
  10. ^ tribunatreviso.gelocal.it, W.A.S.P., signori del metal-glam, su tribunatreviso.gelocal.it. URL consultato il 31 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2010).
  11. ^ (EN) sleazeroxx.com, W.A.S.P., su sleazeroxx.com. URL consultato il 29 novembre 2010 (archiviato il 3 settembre 2011).
  12. ^ (EN) Urban Dictionary, WASP, su urbandictionary.com. URL consultato il 30 novembre 2010 (archiviato il 24 febbraio 2011).

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